venerdì 30 novembre 2007

Siamo alle comiche:per "Repubblica" gli olandesi (con un logo antecedente) hanno copiato il simbolo del PD (successivo) e non viceversa!


L'avrete letto dappertutto no? Il simbolo del PD appare davvero la copia conforme (cangianti solo i colori) di quello del sito olandese http://www.ad.nl/ . Qui http://www.sbloob.com/index.php/il-simbolo-del-pd/ potrete vedere un'efficace comparazione grafica. Il creatore è un giovane molisano di 25 anni, Nicola Storto che ha studiato disegno industriale all’Università di Camerino, proseguendo gli studi in comunicazione visiva allo IUAV di Venezia dove ha conseguito la laurea specialistica nel 2007. Tra i suoi docenti ha avuto Michel De Boer, autore del logo olandese. Ognuno si è fatta la propria idea. Io ho la mia, molto chiara. Il simbolo olandese ovviamente è antecedente sotto il profilo temporale a quello del PD ma "Repubblica" oggi cosa scrive nella rubrica "Il Caso"? Il titolo è tutto un programma "PD, spunta un clone del nuovo simbolo".Cossaaaaaaaaaaaaaaa? E come fa ad essere un clone se è stato creato prima? Cos'è un clone retroattivo? "Repubblica" imperterrita scrive: "Il logo del Partito Democratico è "copiato" da quello di un'agenzia olandese di informazione la "Ad News Mediatik " denuncia un'associazione di molisani di Roma "Forche caudine". Ma Nicola Storto, l'autore del logo del PD, non vive proprio a Roma ed è molisano? Che altra coincidenza! Ma il bello deve arrivare.C'è chi ha fatto meglio! Il "Giornale" pochi giorni fa sentenziava che il logo del PD sembrava il logo di Forza Italia. Perchè chiederete voi. Ma ha gli stessi colori del logo di Forza Italia hanno detto da "Il Giornale" !! Ma è vero! Mi aiutate a ricordare dove ho visto quei tre colori oltre che nel logo di Forza Italia?

lunedì 26 novembre 2007

Guarda guarda....




Sul "Venerdi" di Repubblica numero 1027 del 23.11.2007 a pg 99 ,all'interno della rubrica "Hi Tech, In pillole", è stato inserito questo piccolo articolo al centro in basso che presenta il Rasoio Pro-Curve Es8168 della Panasonic. La sua particolarità è che si utilizza con la schiuma da barba. Che c'è di strano direte voi , se non quest'innovazione ? Guardate il mio post sotto a questo allora.
ps:per potere vedere bene l'articolo cliccateci su e si aprirà a piena pagina e lo potrete leggere

.....che coincidenza!



Avete letto il post sopra no? A pg 123 dello stesso numero de "Il Venerdì" di Repubblica troviamo una pubblicità vera e propria a tutta pagina. Indovinate di che cosa? Ebbene sì di un rasoio da barba utilizzabile con la schiuma. E di che marca? Sì è proprio della Panasonic ed è il rasoio E68163. Ora ci chiediamo : era il caso di scegliere proprio un rasoio della Panasonic (quasi identico a quello di cui la stessa rivista ospita una pubblicità a tutta pagina) per farne una recensione in un'altra rubrica (non pubblicitaria) ?. Ricordiamo che il titolo dell'articolo informativo nella rubrica "HI TECH-In pillole" recava nel titolo "DA REGALO" .Sic!
ps:per potere vedere bene l'articolo cliccateci su e si aprirà a piena pagina e lo potrete leggere

domenica 25 novembre 2007

Oliviero Diliberto? Per me sempre "il Migliore". Elogio di un grande politico.


Nato a Cagliari il 13 ottobre 1956 Oliviero Diliberto, professore universitario, è sposato con Gabriella, non ha figli ed è professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”. Lì insegna senza percepire, volontariamente, alcuno stipendio. Diliberto non è assai noto, ma , dopo D'alema, è a mio parere il più capace ed intelligente politico che ci sia oggi nel panorama politico. Non mi interessano, in questo contesto, le sue idee, bensì solo il suo valore di politico.Per me i grandi politici possono appartenere solo all'"arco costituzionale della grande politica" che va dal "centro democristiano" alla sinistra radicale.Nella destra e nel centrodestra ci sono solo apprezzabili "praticanti" della politica, ma non grandi politici. La grande politica è sempre stata soprattutto nella DC e nel PCI. Perchè apprezzo così tanto Diliberto? Perchè, ripeto, secondo me, dopo D'alema è il migliore. Risposta pronta, ottima retorica e cultura, è davvero devastante (per l'avversario) nei dibattiti politici. Li butta giù come birilli. Grandissimo, anche quando sembra altamente provocatorio.In un'intervista a Bignardi Daria, nel programma "Le invasioni barbariche", l'onorevole Oliviero Diliberto ha dichiarato di essere disposto ad andare al Billionaire, il locale per megaricchi di Briatore, solo imbottito di tritolo. Ovviamente era una battuta, però dà la misura di un politico che sa dissacrare ove opportuno. Ovviamente ,senza utilizzare quelle affermazioni, alzi la mano chi non prova sentimenti di disapprovazione per gente come Briatore, la signora Santanché, assidua frequentatrice del locale o dulcin in fundo donna Gregoraci, raffinatissima cultrice di studi e simposi.Non ridete.Volendo continuare a scherzare, sarei scontento che Diliberto prendesse una simile iniziativa solo perchè perderemmo il "Dili". Ma chi è il Segretario del PDCI? Lo racconta lui. “Padre funzionario della Regione, mamma insegnante al liceo. Nessuno dei due comunista. Il primo impatto con la sinistra lo ebbi nel 1969 in quarta ginnasio. Mi dettero un volantino e fu una folgorazione. Diventai segretario provinciale della Fgci”. Si dirà: meglio di Fini che diventa missino perchè non lo fanno entrare a vedere il film "Berretti verdi" di John Wayne...Gli rimproverano di essere amico di Dell’Utri.E cco come risponde : “L’avrò visto tre volte. Ci siamo incontrati perché è un collezionista di libri antichi.Io non ho i soldi di Dell’Utri. Sono solo uno studioso”. E' vero. Dilibero ha una sterminata bibiloteca , specie di libri antichi. Ed infatti la cultura non è acqua direbbe qualcuno. La cultura forse fa acqua a casa Berlusconi o Fini. Alla domanda chi sono i tuoi nemici?risponde immediatamente : "Oriana Fallaci, è peggio della gramigna e poi Castelli non mi ama.Siamo in causa”. Ricordiamo bene cosa accadde. Da Anna La Rosa ,Castelli gli disse che lui mandava la gente a sprangare.I n diretta televisiva replicò che l'avrebbe querelato. E' andato a fondo a differenza dei professionisti del solo "annuncio della querela". E su Giovanardi che lo considera un forcaiolo cosa dice? “Giovanardi è ossessionato dai comunisti. Poveretto, deve essere drammatico per un dc nascere e crescere a Modena”. Grandissimo! Ma continua : "Dalla destra sono considerato come un comunista più ortodosso rispetto ad uno come Bertinotti". Infatti Diliberto ha quella capacità e strategia politica che solo la scuola PCI riusciva a dare. La capacità dialettica, strategica, il sangue freddo, la doppiezza. I redattori di Liberazione lo chiamavano Diliberja ma lui risponde che lui faceva solo il direttore, ovvero decideva. Diliberto sa anche essere impopolare. Quando Sirchia ha fatto approvare il divieto di fumo nei locali pubblici aveva detto che avrebbe trasgredito contro una legge che anche io considero illiberale.D iliberto conosce tutti i voltagabbana. "Voltagabbana sono Cicchitto, Adornato, Guzzanti. Cicchitto ha scelto il Polo per ritornare in auge. A sinistra non ce l’avrebbe fatta”. Vero. A sinistra è molto più difficile emergere come politico. A sinistra bisogna essere capaci. A sinistra. A chi gli chiedeva cosa avesse detto a Katia Belillo che ebbe uno scontro fisico a Porta a Porta con la Mussolini lui rispose :“Per la storia con la Mussolini a Porta a porta? L’ho rimproverata”. Forse perché una parlamentare non deve picchiare? l'hanno sollecitato. “No, perché doveva farlo meglio!!”.Dissacrante. E su Socci? "Socci è un invasato. A Excalibur è riuscito a dire che la seconda guerra modiale l’ha scatenata l’Unione Sovietica. Gli ho detto di rileggere il sussidiario”. Credo che anche Socci sia uscito con le ossa rotte da questa "stilettata" deliziosa. Se gli si chiede se il buonismo è un vezzo? “Chi fa politica per tanti anni non può essere tanto buono. Un po’ di disincanto è necessario.Chi fa politica al mio livello, buono non può essere. Può essere onesto. Io mi ritengo una persona onesta e leale”. Se non vi basta ecco un'altra prova di onestà intellettuale. "In politica, la sincerità è un valore se non si esagera. Quando sento dire bisogna fare piena luce, vorrei ricordare che la luce illumina, quando è troppa…acceca”. Onesto e leale.L a risposta lo conferma. Se gli si chiede poi chi stimi a destra. “Io stimo molto Feltri. E’ stato un grande direttore all’Indipendente, i risultati di Libero lo dimostrano. Mi dispiace solo che sia dalla parte sbagliata”. Diliberto ,come si vede, sa dare anche l'onore delle armi agli avversari quando lo meritano. A chi gli chiedeva che cosa avrebbe fatto se avesse perso anche le elezioni nel 2006.“Non perderò. Comunque nel 2001, dopo aver perso le elezioni, ho visto “Il nemico alle porte”. Film su Stalingrado, dove abbiamo vinto noi”. A proposito di film , Diliberto , con grande sprezzo del populismo, ha dichiarato che la Corazzata Potemkin sarebbe il miglior film in circolazione e che dovrebbero trasmetterlo nelle sale cinematografiche e in televisione perchè è un capolavoro cinematografico!!! Lo ricordate? E' il famoso film che ha dato il via alla definizione di Fantozzi: "E una boiata pazzescaaaaaa!".Ebbene Diliberto ha avuto il coraggio di dire ciò che pensa, sapendo di risultare altamente impopolare. Oggiggiorno che anche Bertinotti vuol fare il buonista , Oliviero Diliberto, il segretario del Pdci, ha dichiarato di volere salvare la mummia di Lenin nel caso Putin decida di rimuoverla dal Cremlino. “Potremmo portarla a Roma”: queste le sue esatte parole. Ma ancora: "La rivoluzione d'ottobre" di cui Diliberto ha celebrato con altri cento comunisti italiani a Mosca il 90/o anniversario ''resta un simbolo, indipendentemente da tutto cio' che e' capitato dopo'' ed e' ''paragonabile alla presa della Bastiglia.La rivoluzione bolscevica fu come la presa della Bastiglia, con la differenza che in Francia fu la borghesia la classe rivoluzionaria che cambio' la storia, mentre in Russia fu il proletariato, il piu' subalterno del mondo''. Vero,verissimo. Poi si potranno avere idee differenti ma che fu un evento storico , nessun dubbio. Perchè un comunista non dovrebbe celebrare quella data? Se uno è comunista perchè sorprendersi? Quando Volontè, deputato UDC, ha osato ridicolizzarlo :«Se Diliberto vuole portare a casa sua o nella sede del suo partito la mummia di Lenin, faccia pure. L'Italia non può certo permettersi di diventare un ricettacolo di emuli dei genocidi comunisti d'Europa;forse quella di Diliberto è stata solo una battuta, magari dovuta al freddo polare e corroborata con qualche bicchierino di vodka locale" lui ha replicato prontamente : "Quanto ai vizi, i bicchieri di vodka, cui fa riferimento Volontè sono sicuramente assai più innocenti di quelli che si consumano all'hotel Flora pagando donne e stupefacenti". Anche Volontè è servito. Era un evidente riferimento allo scandalo che ha coinvolto il deputato Cosimo Mele, ora ex dell'Udc, per un festino a luci rosse in quell'hotel. Altra risposta che denota il Diliberto "politically incorrect " che amiamo. "Non so se Padoa Schioppa sia sia condizionato dalle lobby finanziarie, ma magari ne fa parte".Il sospetto di tutti, o no?Quando Diliberto disse che Berlusconi gli faceva schifo, tutti a gridare allo scandalo.E perchè mai? Se lo si chiede ad un buon 40,50% degli italiani, la risposta è la stessa.Perchè mai avrebbe dovuto mentire? Lo ricordiamo due volte a Ballarò. La prima volta freddò Floris vedi http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/e-per-floris-arrivata-la-seconda.html . Nella seconda il Segretario dello SDI cercò di irriderlo: "Ma ancora esiste in Russia il partito comunista?? Ma in quanti sono rimasti? "E lui glaciale: "Sicuramente più dei tuoi elettori". Devastante. A chi gli domanda qual è il suo sogno nel cassetto, lui ineffabile risponde: "“Se uno è rimasto comunista dopo la caduta del muro evidentemente ha dei sogni nel cassetto”. Vero. Speriamo solo che esaudisca gli altri sogni che ripone in quel cassetto. Ma non questo.
ps:gli altri "ritratti scorretti" dei politici e dei personaggi oltre la politica li trovate qui

venerdì 23 novembre 2007

Secondo una ricerca, comunisti e sceicchi tra i più ricchi al mondo.L'iprocrisia ai massimi livelli!


Secondo la classifica di "Re, regine e dittatori" più facoltosi stilata l'anno scorso dalla rivista finanziaria Forbes, Fidel Castro, dittatore cubano comunista, è settimo.Castro godrebbe di un patrimonio di 900 milioni di dollari, ed è quindi uno dei dieci capi di stato più ricchi del mondo. Assieme a lui un elenco di principi arabi, petrolieri e teste coronate.Insomma islamici e comunisti.L'ipocrisia al potere:poveri a parole, milionari (di euro) con i fatti.Non contento Castro continua a negare di possedere tutto questo danaro."Pensano che io sia come Mobutu (ex presidente dello Zaire) o uno di quei miliardari, quei ladri e saccheggiatori che l'impero ha protetto?", aveva detto Castro commentando la classifica 2005. E aveva persino minacciato di portare in tribunale il periodico americano. Cosa che ovviamente non è avvenuta.Castro ribadisce di non avere neppure un patrimonio proprio!! Secondo Forbes il patrimonio di Fidel è quasi raddoppiato dato che l'anno scorso gli erano stati attribuiti circa 550 milioni di dollari!!! Lui, naturalmente, aveva negato, ed era andato su tutte le furie. Secondo Forbes Castro avrebbe il controllo economico di una rete di compagnie statale tra le più redditizie, El Palacio de Convenciones, un centro che ospita convention, nei pressi di L'Avana, e Medicuba, azienda farmaceutica che vende vaccini e altri medicinali prodotti a Cuba. Alcuni ex ufficiali cubani affermano che Fidel Castro, che viaggia solo su Mercedes nera, abbia fatto messo al sicuro una parte dei profitti in Svizzera.Ma chi sono gli altri ipocriti milionari (di euro)? Dopo di lui con 700 milioni di dollari c'è il presidente della Guinea Equatoriale, Teodoro Obiang. Nelle prime 5 posizioni sono re e sceicchi degli Stati del Golfo persico. Primo, il re saudita Abdullah, con 21 miliardi di dollari,poi il sultano del Brunei (20 miliardi),il presidente degli Emirati Arabi Uniti (19 miliardi).Ovvero tutti coloro i quali sconoscono la parola "democrazia".In Europa troviamo il principe del Liechtenstein con 4 miliardi di dollari e Alberto di Monaco (1 milardo).La regina Elisabetta d'Inghilterra e Beatrice d'Olanda sono molto distaccate :rispettivamente posseggno 500 e 270 milioni di dollari.In sintesi nei primi posti risultano essere coloro i quali si fanno assertori delle "ideologie" che vorrebbero far prevalere non l'economia, ma i cd "Valori".Certo, ma quelli gelosamente conservati nelle Banche.
ps:per una "lettura" politicamente "scorretta" del compagno Che Guevara http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/11/gli-scheletri-nellarmadio-del-che.html

mercoledì 21 novembre 2007

Le richieste dei Savoia allo Stato Italiano? Non giuste, ma giustissime!


I Savoia chiedono i danni allo Stato Italiano: 260 milioni di euro.Inoltre vogliono la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana.Indovinate l'approccio che hanno avuto i commentatori? Sì, avete indovinato.Hanno fatto a gara ad essere più demagoghi possibili.Le lobbies del "politically correct" si sono impegnati a mostrare, senza soluzione di continuità, la loro "ferma indignazione''.Tra le frasi più gettonate "Ma perchè non ci risarciscono loro per i danni procurati all'Italia?", "Ma non si vergognano?", "Sappiamo che loro sono quelli che hanno firmato le leggi razziali!!!".Vi basta?Altrimenti potrei continuare.Nessuno,dico nessuno, si è peritato a verificare la fondatezza giuridiche delle richieste dei Savoia;al di là del giudizio che ,sulla questione in generale "Savoia", si può avere.Io personalmente amo l'istituzione monarchica ma non questi Savoia.Ma ripeto ,a prescindere dalla propria opinione, leggiamo le motivazioni dei Savoia."Lo Stato - scrive Emanuele Filiberto - ha avocato a sè tutti i beni privati di Casa Savoia: beni che provenivano dal patrimonio personale che nulla aveva a che fare con la dotazione del capo di Stato''. Qualcosa da obiettare? Mi sembra che abbiano ragione al 100%.''Questa causa - sottolinea il principe - verrà dibattuta nelle sedi di giustizia e sarà la giustizia a decidere se la ragione è dalla nostra parte. La Convenzione sui diritti dell'uomo lo ha già sancito e molti sono gli esempi di Stati che hanno dovuto versare indennizzi a famiglie reali ingiustamente private dei diritti civili''. Un esilio di ''cinquantasei anni per mio padre e trent'anni per me che - sottolinea - ci ha condannati ad un'esistenza di cittadini diseguali, privati, da una Costituzione iniqua, di ogni diritto civile''. ''In un mondo in cui i diritti dell'Uomo sono garantiti da un'apposita normativa internazionale - continua - l'Italia ha emanato una Costituzione contraria a queste leggi che ha modificato, sospendendo parzialmente gli effetti dei commi in contrasto, solo cinquantasei anni dopo la sua entrata in vigore''. Giustissimo.Cosa direste se la compagine vincitrice alle elezioni italiane facesse esiliare obbligatoriamente gli avversari politici? Ed allora perchè non ci si è indignati quando i monarchi sono stati obbligati a lasciare l'Italia perchè nel referendum aveva vinto la Repubblica? Il portavoce dei Savoia sottolinea che per la causa contro lo Stato i Principi Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia "hanno al momento inviato una lettera di 'messa in mora' per evitare la decadenza dei loro diritti. La scelta pesata e ponderata, nasce dal fatto innegabile che il Principe Vittorio Emanuele, per 56 anni, ed il Principe Emanuele Filiberto, per 30 anni, hanno subito una gravissima privazione dei diritti fondamentali di un individuo sanciti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. E' stato loro vietato l'ingresso nel loro Paese, e' stato loro tolto il diritto fondamentale alla proprieta' privata ed al voto. La Costituzione italiana ha palesemente violato quanto previsto dalla Convenzione dal 1948 in poi. E' bene ricordare che in altri paesi sono stati trattati severamente dall'Europa, anche in maniera retroattiva. E' il caso della Grecia, che ha dovuto pagare un cospicuo risarcimento a re Costantino e alla sua famiglia per l'ingiusto esilio. Per quanto concerne i beni bisogna non confondere i beni della Corona che erano a disposizione della Casa Reale, come il Quirinale, ed i beni privati che erano di proprieta' dei membri della Famiglia Reale da molti secoli. Ancora nessuna richiesta e' stata avanzata i merito ai secondi e non e' stato fatto un elenco del patrimonio personale".La Repubblica ha quasi "avocato a sè" i beni della Famiglia Savoia.Lo ritenete giusto? Emanuele Filiberto chiarisce poi anche che gli eventuali proventi di una vittoria processuale saranno devoluti alla Fondazione Savoia che li utilizzerà ''per azioni concrete a sostegno delle fasce deboli della popolazione italiana con particolare attenzione agli anziani, alle famiglie prive di reddito o con redditi inferiori alla soglia di sussistenza e a giovani a cui fornire gli strumenti per costruire un proprio futuro''.C'è ancora qualcuno in buona fede capace di levarsi le fette di prosciutto dagli occhi ed ammettere che i Savoia hanno sacrosanta ragione?

martedì 20 novembre 2007

Antonello Venditti, il comunista cerchiobottista all'insegna del buonismo milionario




E' uscito il nuovo cd di Antonello Venditti "Dalla pelle al cuore".Sì proprio lui, quello che Francesco Baccini in un suo brano ricordava così :"Sai che è Antonello Venditti"? L'unico onesto in mezzo a 'sti farabutti, Ma perché Antonello Venditti a nascondino lui fa liberi tutti". Ma chi è Antonello Venditti? Venditti nasce a Roma, figlio di un ufficiale di polizia che nel 1968 diventa vice prefetto di Roma, Vincenzo Italo Venditti, e di Wanda Sicardi, una professoressa.Quindi indubitabilmente quello che chiameremmo un figlio di papà dell'alta borghesia (come lo chiamereste altrimenti il figlio del VicePrefetto di una delle città più importanti al mondo?).Ovviamente tutto ciò a che cosa doveva portare necessariamente? Eh si, la via del comunismo e della rivoluzione radical chic è d'ordinanza.Così il nostro Venditti comincia a fiancheggiare la sinistra comunista anche nei suoi primi brani che poi verranno "decretati" come "canzoni d'autore".A sinistra quali sono i requisiti perchè i brani siano considerati canzoni d'autore? Ebbene devono essere ipocriti, buonisti e di stampo progessista nei contenuti.Per la melodia basta un piano ed un motivo quasi parlato ,privo di qualunque piacevole ritornello.Ecco che i vari Venditti, De Gregori, Guccini sono diventati cantautori per la vulgata sinistrorsa.Per capirci, codesto tipo di canzoni sono quelle che dopo 10 minuti ti verrebbe di suicidarti.Venditti rappresenta forse il peggiore cerchiobottismo all'insegna del buonismo laico-vaticano.Cos'è? Immagina di dire tutto ed il contrario di tutto pur di far piacere ai due regimi (quello di sinistra che governa la "cultura" e quello vaticano che governa quasi tutto).Ed ecco che quando viene chiesto a Venditti circa il nuovo brano del cd "La mia religione" parte pronta la risposta "bottepienamoglieubriachista" (variante del cerchiobottismo):"In questo lavoro c'è un Antonello cristiano che parla e litiga con quello laico - ha spiegato Venditti. - C'è l'emozione e il sentimento profondo, ma anche la redenzione e il tradimento. In un mondo in cui davvero sembrano crollate le ideologie, il vero partito oggi siamo noi. Io almeno mi sento così, più libero e senza catene. Mi sento un po' come Giuda. Ma penso anche che non esista uomo senza Dio".Benissimo.Perfetto.Stai tranquillo Venditti non ti capiterà più come qualche anno fa quando avesti la sfortuna ,se ben ricordiamo, in qualche modo di parlare male del Papa Wojtila e per qualche anno ti fu negata la RAI.Se ben ricordiamo, con la coda tra le gambe, andasti a "Porta a Porta" a chiedere in qualche modo scusa qualche anno dopo.Hai imparato la lezioncina.Mai parlar male del Vaticano e nemmeno della Sinistra.Ecco poi la chiosa per non mettersi contro la sinistra il Vaticano.«La mia religione è quella confluenza che politicamente è rappresentata dal Partito Democratico, la fusione tra le culture della Chiesa e del Partito comunista».Fantastico.I democristiani in confronto erano estremisti nelle loro idee.Così quando gli si chiede del nuovo brano "Comunisti al sole" un altro esempio di "si-maanchismo" ventroniano : "Dopo che s'è vissuto il comunismo russo, Ceausescu, Pol Pot, Castro, il populismo di Chavez, arriva la Cina di oggi. E nessuno più ricorda il comunismo cinese, che rappresenta l'esatto contrario di quello per cui i comunisti europei hanno lottato: i diritti, il lavoro, il salario giusto, la difesa della salute, dell'ambiente".Si certo.Come i comunisti italiani che plaudirono all'invasione ed alla repressione della Cecoslovacchia e dell'Ungheria nel dopoguerra. Ma non contento ribadisce che "Il comunismo è un sogno ma se poi penso a Pol Pot o a Ceaucescu oppure alla Cina, che è la negazione del comunismo, capisco che nessuno lo ha mai applicato davvero. D’accordo, c’è Chavez, che è l’unico che abbraccerei, però... In Italia c’è Rifondazione comunista: ma che devi rifondà, lo devi fare daccapo».Quindi ricapitoliamo:per Venditti sarebbe bene non rifondare il comunismo (che è un "sogno" sic!), ma costituirlo proprio e che se potesse abbraccerebbe quel dittatore di Chavez.Ma lui continua "Oggi i prodotti cinesi sono una maledizione: fanno male alla gente".Capito?Sono quindi i cinesi i cattivi.Gli altri comunisti son buoni.Ma il massimo è quando spiega il significato del brano:"E' la canzone di un poverino, perché i veri comunisti sono poverini.Cosa rimane dunque a questo poveraccio che si definisce comunista?Poco. Ha i modelli di oggi, si confronta con l'estetica di questo tempo, con la televisione, e vive tutto filtrato. E allora a lui dico: rimani come sei, continua a sognare; se stai vivendo un'ideale di giustizia e pensi ad un equilibrio sociale, ti rispetto.Il poverino sta al sole tutto il giorno ma per lavorare, vorrebbe avere un'abbronzatura come tutti gli altri, senza il segno della canottiera, quindi progetta una domenica come tutti gli altri, come i ricchi, va a ad affrontare i modelli che ci sono, Briatore, le belle donne, ma una volta la spiaggia è privata una volta è minata».Tralasciando l'utilizzazione del termine poveraccio (tipico dell'ipocrisia di sinistra), va segnalata la strumentalizzazione del lavoratore per innalzare l'ideale comunista.Come per dire:i comunisti sono tutti proletari sfruttati.Sono in buona fede.Loro sì, anche per me.Ma i comunisti sono anche ,purtroppo, quelli come Venditti, tipico radical chic milionario (di euro) che si ammanta di parole come solidarietà e pace.Facile per chi guadagna milioni di euro con quello che per tutti sarebbe un hobby ,ovvero cantare. Del lavoro vero, quello con l'abbronzatura con la canottiera, Venditti non ha mai sentito nemmeno l'odore.Un'ultima cosa. L'altro giorno il "nostro" ha mandato un suo segnale di solidarietà al tifoso della Lazio morto accidentalmente. Sappiamo tutti che Venditti è romanista no? Ebbene è riuscito a dire la sua anche sulla morte del ragazzo laziale.«Ho evitato di andare ai funerali, ma ho voluto mandare un piccolo segno. Domenica scorsa è stata una giornata pazzesca, dove non ha funzionato nulla in Italia".E se lo dice lui....Attendiamo che Venditti pontifichi anche sul buco dell'ozono e sulla fusione nucleare.Intanto ,tanto per gradire, in riferimento al nuovo brano "Piove su Roma": "Certo, l’altro giorno, durante i funerali del tifoso Gabriele, Piove su Roma era la canzone giusta".Come no? magari ci piazziamo anche un altro tuo brano per la morte dell'inglese Meredith a Perugia.Che dici Venditti? Ma ancora: 'La cosa forte e' che Gabriele era il perfetto ragazzo che va a vedersi una partita, nei modi giusti. C'e' la presunzione di colpevolezza e di violenza perche' vai a vedere una partita di calcio".Poi ha l'ardire di continuare così':"Gabriele era una persona bellissima.Uno a rischio è Adriano, devastato nel fisico e nella mente, ma che non trova la comprensione di nessuno perché guadagna 5 milioni di euro all'anno. Un'altra a rischio è la Berté, e potrei continuare a lungo».Come no? Che peccato avere tutti quei soldi.Se non li avevano (e Dio sa quanto vorrebbero avere solo 1.000 euro al mese) avrebbero comprensione.Ma Venditti lo sa che sulla questione Sandri non si bene ancora cosa è avvenuto? Ma Venditti confermerebbe queste parole avventate se sapesse che il ragazzo aveva in tasca due pietre e che era stato diffidato per due mesi (anche se poi il tutto era stato revocato)?Cose da non credere,vero?.A proposito; secondo voi Venditti che pensa del Partito Democratico? ''Non credere nel Pd sarebbe come rinnegare me stesso. E' la mia storia naturale. Non credo tanto nel partito, penso che il vero partito siamo noi''.Certo ,e vai con i luoghi comunisti.Non credere nel PD vorrebbe dire non avere l'appoggio della sinistra per fare musica e presenziare ovunque.Alla domanda se ha sentito De Gregori, ecco la risposta di VendittiNon lo sento da un anno e mezzo. Non capisco che tipo di percorso stia facendo. Aspetto una sua telefonata, forse ha bisogno di un amico».Certo forse Venditti gli deve far capire che è utile sostenere la sinistra, specie se si è cantanti.Ricordiamo come rinnegò il suo brano (assai mediocre) "Prendilo tu questo frutto amaro";quasi una invettiva per dire:noi "comunisti" non votiamo democristiani come Prodi (che poi sarebbe il simbolo del frutto amaro).Come finì? Che qualche tempo disse:"Non avrei mai voluto scrivere quella canzone".I motivi li presumiamo.Per avere un'idea in più in merito sul rapporto Venditti-Veltroni http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/veltroni-uno-smemorato-furbacchione.html .Ma volete vedere la tipica ipocrisia vendittiana dove arriva? «Dopo il successo di ”In questo mondo di ladri”, ”Benvenuti in paradiso” e ”Prendilo tu questo frutto amaro”, ho sentito il bisogno di smaltire l'overdose da successo e ridefinire il mio percorso. Venti-trentamila persone a sera sono una droga e alla fine rischi di dare tutto per scontato" Intanto ”Prendilo tu questo frutto amaro” è stato quasi un disastro a livello di vendite (ed i successivi forse anche peggio).Ma poi è stato Venditti che ha voluto smaltire l'overdose di successo, avete capito?Quindi ha fatto due,tre cd di pessima qualità proprio per disintossicarsi.Ah,adesso ci è tutto chiaro.Ma cosa ci si può attendere da uno che in un brano scrive :"ti sei salvato, o sei entrato in Banca pure tu?" Certo perchè quelli che vanno in banca per lui sono dei falliti vero? Mica tutti hanno il papà viceprefetto che gli permette di suonare e cantare sin da ragazzino.C'è gente che deve lavorare.Ma Venditti appare anche il migliore nel cambiare la "musa ispiratrice" delle sue canzoni a seconda del contesto.Conoscete la canzone "21 modi per dirti ti amo?Molto bella sinceramente.Ebbene pensate che sia una canzone d'amore?Sì, direte, l'ha detto tante volte anche lui stesso.Eh no, adesso Venditti cambia:la canzone nascerebbe dall'esperienza di Antonello Venditti in Eritrea durante uno degli innumerevoli periodi di guerra in questa zona dell'Africa.Ricordate le parti del brano "21 giorni sull'altopiano"...e " se avessi un fiume te lo darei e questa pietra sarebbe grano..."? Sì ecco era per gli eritrei!!! Ricordate "Peppino"? Anche quella si scopre che è per un bambino eritreo.Ma come, direte:non era per il figlio Pierfrancesco come lui ha sempre detto? No,no cambiamo registro.Non parliamo poi dei brani "Roma-Roma" e "Grazie Roma".In riferimento alla prima Venditti dice:"Feci “Roma roma” nel 1974 circa. Era stranissimo che un “compagno” scrivesse una canzone che non fosse dedicata all’impegno. A qualcosa di palpabile, ma fosse invece quasi di adesione completa, acritica, di amore totale verso una squadra di calcio. E invece anche quella era una canzone politica. Scoperta dopo. Perché quando dico “gialla come er sole rossa come er core mio”, l’hanno inteso tutti il significato. Tanto è vero che questa canzone subì ostacoli. La storia di questo grido d’amore, di questo inno che aveva dignità di canzone, perché prima c’erano tanti “paparapapà”, è stata abbastanza tormentata. E’ stata la prima ad essere messa allo stadio non c’erano precedenti nella cultura italiana. “Roma Roma” normalmente si mete all’inizio e “Grazie Roma” alla fine: sono l’unico ad avere due canzoni allo stadio!" Ma come?!! In mille interviste ha detto che "Roma-Roma" è l'inno della squadra ed invece "Grazie Roma" è per la città.Adesso è il contrario? "Roma Roma" è una canzone politica??? Ma poi in un altra intervista è ancora più contraddittorio."... con "Roma Roma" del 1974 e "Grazie Roma" del 1983 ho scritto due canzoni che ormai fanno parte a pieno titolo della storia giallorossa".Ma allora sono canzoni per la squadra, canzoni per la città o canzoni politiche??? Ancora più incredibile la metamorfosi per un altro brano molto bello ovvero "Correndo Correndo".Venditti ha ,in modo cerchiobottistico, dichiarato ora che la canzone era dedicata a Francesco Rocca ,terzino della Roma, ora a Nela, altro terzino della Roma.Fai una canzone e puoi dire che era per chiunque.Facile no? Mi viene un ultimo dubbio.Ma "Roma Roma" non è stata mica dedicata alla povera donna romana appena deceduta per mani di un omicida rumeno? Venditti,che ne pensi? E' buona l'idea?

lunedì 19 novembre 2007

Adesso per Mazzone la colpa sarebbe dei giornalisti anti-Totti in nazionale


Ci mancava anche Mazzone (quello per capirci che è arrivato anche ad istigare i tifosi avversari bergamaschi quando allenava il Brescia, correndo irridente verso la loro curva dopo un gol) per difendere Francesco Totti.Sentite cosa dice:" Francesco Totti è stato costretto a lasciare la nazionale perchè mortificato dalla stampa.Questo ragazzo ai Mondiali è stato portato da un tecnico che lo ha scelto espressamente", ha spiegato Mazzone a Radio KissKiss Napoli, "Totti non era al 100% della forma, ma in ogni caso è stato coinvolto in giocate decisive al fine della vittoria in Germania". Mazzone rivela che alla festa degli 80 anni della Roma "ho detto a Francesco che avrebbe dovuto giocare in Nazionale, non abbandonarla. In questo modo l'ha data vinta ai suoi detrattori". Dopo la qualificazione centrata dagli azzurri per gli Europei del 2008, serpeggia l'idea che il ct Roberto Donadoni non convocherebbe Totti per un debito di riconoscenza verso il nuovo gruppo: "Se sento queste cose mi vengono i brividi - ha concluso l'ex allenatore - il tecnico è sempre al di sopra di tutto e fa le sue scelte per il bene della squadra".Allora andiamo per gradi.Intanto proprio il bene della squadra vorrebbe che Totti rimanesse a casa.Una ventina di ragazzi si sono sudati la qualificazione ed adesso dovrebbe arrivare il "reuccio" Totti a scalzarli? Nessuno ha obbligato Totti a rinunciare alla nazionale,anzi.Lo ha voluto lui.Se poi è tanto signorino da non volere sentire critiche dai giornalisti, faccia un altro mestiere dove ci si spacca la schiena a 1.000 euro al mese.E' vergognoso che chi guadagna decine di milioni di euro come lui si lamenti.Vedo altri giocatori supertartassati e che non lasciano vigliaccamente "il campo di battaglia".La leggenda per cui sarebbe criticato perchè "romano" è talmente risibile che dimostra quanto poco maturo sia questo signore milionario.Guarda caso nessun altro romano in 70 anni di nazionale ha uscito questo tipo di stupidaggini.Totti non cercare di sviare le tue colpe.In Nazionale al mondiale del 2006 sei stato, tranne che per un rigore, una zavorra per la squadra.Ma non perchè giocassi solo male (quello era giustificabile per la condizione fisica non perfetta) ma perchè eri presuntuoso nel tentare di voler giocare di fino quando invece bisognava correre.Impara da Gattuso (che fuoriclasse non è) e da Pirlo (che invece lo è) che si mettono a disposizione della squadra.Avete mai sentito Pirlo lamentarsi o fare lo sbruffone? Sempre molto modesto:quello che gli si viene detto, anche rin(correre) l'avversario, lo fa.E Gattuso che sa di non essere un giocatore raffinato?Ebbene lo ammette, ma corre ,corre.Se deve ritornare qualcuno quello è Del Piero, uno che non si è mai trincerato dietro miti e leggende e che pagherebbe per tornare in nazionale http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/09/alessandro-del-piero-un-giocatore-ma.html. Una cosa mi è rimasta impressa.Tutti festeggiano al Circo Massimo di fronte ad un milione di italiani e c'è un'unico giocatore con un berretto con i colori della propria squadra.Indovinate chi era? Sì lui.Vergognoso esempio di provincialismo.A questo proposito Totti impara dai 2300 italiani che sabato, partiti dalle più diverse parti d'Italia, sicuramente facenti parte di clubs,città e squadre rivali, hanno sostenuto l'Italia a Glasgow senza issare alcun vessillo della propria città.Totti tu hai un complesso di inferiorità.Ma tu personalmente, non perchè sei romano.Quindi lascia perdere il "non mi vogliono (e non ci vado) perchè sono romano".Altrimenti fai davvero più ridere delle tue barzellette.

domenica 18 novembre 2007

Il CT della Francia Domenech provoca ancora.Per gli scozzesi ieri è stato un "furto"! E saremmo poco sportivi noi?


Il "tafazzismo" ha ormai inondato l'Italia.Il nostro doverci sempre scusare per tutto.Come se gli altri fossero più sportivi di noi.Rieccolo Domenech: "Sono sollevato ma anche frustrato.Tifavo per un pareggio, cosi` saremmo andati a giocare un match tirato in Ucraina. Queste sono le cose che temprano una squadra".Che falso! Ma se proprio lui metteva in guardia dal fatto che l'Italia avrebbe giocato per il pareggio!!http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/domenech-con-la-sua-nuova-uscita-ieri.html Ma se proprio lui aveva dato per scontato il pareggio fra Italia e Scozia in chiave anti-francese, tanto da consigliare ai suoi giocatori di non guardarla e di andare in discoteta: «Tanto il risultato è scontato!». Ed adesso il Domenech cosa dice? "Per una volta gli italiani servono a qualcosa..."..E meno male che Domenech e i francesi sono "sportivi", mentre noi i soliti "provocatori" (sic!), "opportunisti" etc.Io non condivido chi dice "Era meglio pareggiare".C'erano ancora tre minuti di recupero e potevamo rischiare il gol.Meglio mettere al sicuro la qualificazione anche se ciò ha significato la qualificazione della Francia.Ma passiamo agli "sportivissimi" scozzesi" .Nonostante il gol annullato a Di Natale e quello irregolare di Ferguson convalidato,questi egregi signori si lamentano della direzione di Mejuto Gonzalez. "Come ha fatto a fischiare la punizione da cui è nato il 2-1? E' una cosa incredibile - attacca McLeish -, nel dubbio fischiava solo per loro.Preferisco non aggiungere troppo, perchè potrei avere problemi, ma ogni situazione dubbia era risolta con una punizione a favore dell'Italia.Sapevo che sarebbe andata così, ma non ci sto."E allora cosa si è presentato a fare in campo con la sua squadra? Perchè coerentemente non rimaneva a casa? McFadden gli fa eco: "Siamo stati derubati".Sempre l'attaccante McFadden, protagonista di un errore a due passi da Buffon continua: "Dopo tanto lavoro - afferma -, siamo stati completamente derubati dall'arbitro. Qualcuno, dopo la vittoria con l'Ucraina che ci aveva avvicinato alla qualificazione, non voleva che arrivassimo all'Europeo: hanno ottenuto quello che cercavano".Ed i soliti tedeschi? In Germania Toni, dopo 9 gol in Bundesliga, si è sentito dare del «teppista» dalla «Bild» per aver sollecitato bruscamente un guardalinee e del «meridionale» dal suo tecnico, Hitzfeld che invece di difenderlo lo ha rinchiuso in un cliché. http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/11/lallenatore-del-bayern-hitzfeldtoni.html .E ricordiamo la prima pagina di ieri ,sempre della Bild, con un titolo che suonava più o meno così: “Piangerà oggi Luca Toni?”. E la conclusione del pezzo è in tono: “Un Europeo senza i campioni del mondo? In Italia si piangerebbe”. Noi oggi ridiamo.Come l'anno scorso in estate in Germania.

giovedì 15 novembre 2007

Chi attaccava i cerotti sul Boss Robot? Ancora le domande assurde sui cartoni animati degli ultimi 30 anni





Chi attaccava i cerotti sul Boss Robot? Se li attaccava da solo approfittando dei cambi di inquadratura?








Quando di fronte al Barone Ashura passava un gatto nero, era il gatto nero a toccarsi?

Ma era davvero necessario il giro completo sulla poltrona di comando che Actarus faceva passando nel corridoio tra l'Ufo ed il Robot o era solo per effetto coreografico ?
Kenshiro e' un guerriero della scuola di Hokuto o un pranoterapeuta?
Dove tiene Kenshiro il guardaroba con giubbe e magliette di ricambio ?
Perche' la stazione di Milano e' a Venezia nell'episodio "Orient Express" di Lupen III?
E' più scarso come ispettore Zenigata o Ginko di Diabolik? E come mai non hanno mai licenziato nessuno dei due dopo i molteplici fallimenti? Sono forse raccomandati?
Perche' nei cartoni animati (ma anche nei fumetti) giapponesi le ragazze sono al 99.99% delle grandissime supergnocche, mentre nella realta' sono al 99.99% delle schifezze assurde?
Perche' le guerriere Sailor quando si trasformano non le riconosce nessuno?
Perche' nei cartoni giapponesi i personaggi hanno i capelli di vari colori quando invece al 100% i giapponesi sono neri di capigliatura?
Come cavolo fa Goldrake a entrare dentro al disco volante, essendo l'apposito passaggio troppo ristretto per poter far passare le spalle?
Come mai il comandante alieno quando sostituisce un robot con uno più forte ,quest'ultimo e' ancor piu' brutto del suo predecessore ?
Perche' tutti combattono per la liberta' e per l'umanita' e nessuno (tranne Judo Boy) combatte per gli interessi propri?
Visto che per tradizione i buoni devono impiegare un'infinita' di tempo per assemblamenti e trasformazioni varie, perche' i cattivi non li attaccano proprio in quei frangenti?
Qua tutti combattono, ma chi li paga? Sono precari o con contratto a progetto? (Difendere la Terra?).Ma i sindacati dove sono?
Come fa un robot di metallo a fare espressioni con la faccia, vedi ad esempio Daitan 3 ?
Hiroshi Shiba, in Jeeg, deve essere alto almeno 6 metri per avere una campana di bronzo nel petto, oppure la civilta' Aniba non e' altro che una delle tante sottocomunita' di Puffi sparse per il mondo ?
La moto di Hiroshi e' dichiaratamente di gomma. Ogni volta che il nostro amico si trasforma quella fa sempre una brutta fine.
Il secondo problema avvalora il fatto che il nostro eroe sia alto 6 metri, altrimenti non si spiegherebbe come ci faccia a stare un reattore per jet nella parte posteriore del veicolo.
La demenza dell'assistente di Don e' chiaramente dovuta alle molestie che il suo 'Presidente' opera su di lui. Il metterlo in una 'sfera' a guisa di pendaglio al collo del Mechadon lo sottopone a tutte le varie accelerazioni che questo subisce quando viene ignominiosamente sbattuto da qualche parte da uno scappellotto di un mostro Aniba.
Hiroshi e' un criminale. Piu' volte convince il povero Shorty (dall'apparente eta' di 8 anni - e' pappa e ciccia con Mayumi -) a violare ripetutamente la legge, imponendogli di guidare automobili. Altre volte lo spiinge a bere.
Perche' i minidischi in Goldrake all'inizio della serie facevano un male caino, ed in seguito erano pippe a reazione?
Actarus e' un contatore geiger? Altrimenti come spiegate la reazione che la sua ferita provoca se bombardata da raggi vega
Tetsuya Tsurugi in "Il Grande Mazinga" e' un trasformista d'eccezione. Riesce a spogliarsi ed a indossare la sua 'tenuta da battaglia' in meno di 3 secondi.
Shiro e' un demente probabilmente. Si accorge che il dottor Kabuto e' suo padre solo dopo qualche anno... E si' che si chiamava Shiro Kabuto... Nota: Il dottor Kabuto esclusa una cicatrice sulla fronte, e' rimasto lo stesso.
Jun e' la miglior pilota del mondo. Effettua virate ad angolo quasi retto in spazi minimi, ad esempio la distanza tra la testa di Venus e la cascata da cui esce.
In Holly e Benji perche' il dannato pallone assume qualsiasi forma tranne che la consueta forma sferica?
Ma si e' mai visto (anche qua in italia), che una partita del campionato "bambocci" come sono quelle di Holly e Benji venga seguita da cosi' tante persone, sia allo stadio, che addirittura in TV??
Ma come fa lo speaker della TV giapponese, quello che commenta le partite, per intenderci, che è SEMPRE lo stesso qualsiasi partita si giochi (da Gabon-Malesia alla finale dei mondiali), e che rimane lo stesso in TUTTE le trasmissioni Fininvest dove ci sia qualcuno che commenta una partita (vedi Willy il Principe di Bel Air, i Robinson e il film 'Frequenze Pericolose') "... ed è gggol!"
Ma ne avevano altri da convocare al posto di quella scarpa di Bruce Harper?
Perche' durante tutte le partite non ho mai visto un corner, un calcio di terzino, una punizione (eccetto quella di Ruben Pablo dell'Uruguay contro la Germania) ne' un rigore (eccetto quello causato da Morris e quelli calciati nella semifinale Francia Giappone) ?
Perche' i brasiliani sono di pelle scura, gli europei di pelle bianca e i giapponesi non sono di pelle gialla? Sono tutti figli di emigrati?
Le "puntate" precedenti di raccolta:
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mercoledì 14 novembre 2007

Dopo l'omicidio di Perugia è ora di farla finita con Erasmus e "gite" varie


Spero che l'uccisione dell'inglese Meredith Kercher serva almeno a fare il punto sulla situazione relativa ai vari progetti "di studio" chiamati "Erasmus-Socrates", "Leonardo", "Gioventù", "Tempus" etc. In teoria ad es. l' "Erasmus" sarebbe un programma di studio destinato a studenti che vogliono fare un'esperienza di studio negli altri Paesi.Di studio.Però sappiamo come il 99% degli studenti che fa quest'esperienza (o la vuole fare), ha come obiettivo quello di divertirsi e magari fare all'estero - e fuori dal controllo dei genitori - quello che non ha potuto fare a casa sua. Un esempio, poi trasformatisi in tragedia se verranno confermate le imputazioni, è quello dell'americana Amanda Knox che amava passare le giornate fumando spinelli e facendo festini, assieme al suo fidanzatino presunto correo.Come tantissimi erasmus in giro per l'Europa.La differenza è che Lei avrebbe fatto il passo più lungo:ovvero commettere, assistere o agevolare un delitto.Come minimo l'"Erasmus" viene utilizzato per dare esami all'estero con voti altissimi e molto agevolmente.Cosa accade poi nelle gite scolastiche? Nate come strumento per fare conoscere agli studenti nuovi luoghi o posti di cultura, sono solo la possibilità di fare baldoria, andare in discoteca, e portarsi a letto più facilmente qualche compagna o compagno. Che si ponga fine al buonismo verso i ragazzi e verso queste "scorciatoie" che poi possono portare ai gravissimi problemi sociali nelle città universitarie.Guarda caso tutti e tre i gravemente sospettati sono stranieri o fuori sede.Una viene dalla Gran Bretagna, uno dal Congo, Patrick Diya Lumumba e l'altro è italiano, Raffaele Sollecito, ma di Bari.Non potendo ragionevolmente (e nessuno lo vuole fare ovviamente) impedire la circolazione degli studenti italiani per l'italia, almeno evitiamo questi "inviti" al divertimento più idiota come "Erasmus" ect.So già che le gerarchie del buonismo mi tacceranno di razzismo e cose simili.Io credo che non sia una buona ragione - il timore di essere definito razzista o intollerante - per non segnalare uno stato di cose che tutti sanno e che gli stessi fanno finta di non conoscere.Gli stessi che poi fanno a gara per la vittoria nello speciale concorso della "lacrima facile" per gli episodi di violenza che si verificano.Per me è d'ordinanza ,anche qualora i due fidanzatini non fossero colpevoli, che i due genitori li richiamassero a casa e che li calcianculassero per bene.Poi ci vengano anche a dire che l'erasmus gli serviva per passare le giornate, come hanno ammesso, a fumare spinelli ed a fare festini.E magari a fare qualcos'altro cui non vogliamo neppure pensare o accettare.

lunedì 12 novembre 2007

Grande Seedorf che si è rifiutato di mettere la fascia nera per il tifoso morto ma già "diffidato" per le trasferte! (ultim'ora:il padre smentisce)


In un mondo come quello del calcio in cui - specie i calciatori - fanno la figura di persone senza sale in zucca cui viene detto sempre e comunque cosa fare, si staglia la figura di Clarence Seedorf, giocatore del Milan nonchè della nazionale olandese.Nella manciata di minuti giocati di Atalanta-Milan l'assenza della fascia nera al braccio di Clarence Seedorf è saltata subito all'occhio. Il centrocampista rossonero ha giustificato così ai microfoni di Sky la sua decisione: «Non sapevo di chi si trattasse. Ho deciso di non associarmi a un fantasma. Anche pensando a situazioni precedenti, come per il fratello di Kaladze quando Federazione e Lega non hanno fatto niente. Non conoscevo la persona e i fatti. Era giusto spostare le partite di 10 minuti ma finchè non c'era chiarezza sulla persona e sugli avvenimenti... Il calcio ha perso ancora una volta. Una via d'uscita c'è se i responsabili del calcio si prendono le loro responsabilità». I calciatori non sono tutti stupidi automi che fanno quel che si dice loro.Perchè Seedorf avrebbe dovuto mettere una fascia per una morte di cui ancora ora non si sanno bene i dettagli?O meglio.Dal Corriere on line http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_12/gabriele_dj_sandri.shtml leggiamo che "Qualcuno dice che Gabriele era appena stato diffidato ma che alla trasferta della Lazio non ci voleva rinunciare".Se tutto ciò fosse vero saremmo di fronte ad un soggetto diffidato dal seguire la squadra in trasferta e che ciononostante aveva trasgredito alla legge.Escano adesso i lobbisti del buonismo a difenderlo.
ps:il padre del ragazzo assicura il giorno dopo l'articolo linkato sopra, e sempre sul Corriere della Sera (ma di stamane marted' 13), che il figlio non fosse diffidato.
Per un mio precedente commento politicamente scorretto sulla morte del tifoso qui http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/11/tragico-incidente-certo-ma-la-colpa.html

domenica 11 novembre 2007

Tragico incidente certo, ma la colpa è soprattutto degli ultras!


Premetto che, soprattutto in quanto simpatizzante laziale, sono molto addolorato per la morte di un tifoso Gabriele Sandri.Che questo sia chiaro.Però...però...Io sto in generale dalla parte delle forze dell'ordine.So di essere impopolare.Però Vi chiedo : l'intervento della polizia è avvenuto colpevolmente in piena tranquillità contro un tifoso inerme, oppure nel pieno di un tafferuglio tra ultras? Ebbene la seconda opzione è quella giusta.Mi chiedo adesso:se le due tifoserie fossero state calme e non avessero creato casino, questa morte ci sarebbe stata? La risposta è NO.E' naturale che quando avvengono ogni settimana scontri, o prima o poi l'incidente capita.La causa non è stata semmai lo sparo in alto del poliziotto ma i continui scontri tra ultras.Prendersela con chi si guadagna il pane ogni settimana rischiando la vità è vergognoso:gli ultras vanno allo stadio per divertirsi, le forze dell'ordine per lavorare.Questa è la differenza.

venerdì 9 novembre 2007

Controstoria del Ragionier Biagi Enzo, ex giovane firma giornalistica sotto il fascismo


Che ne direste di uno studente cui viene chiesto:"Che lavoro fa tuo padre?" e che risponde sicuro ed orgoglioso :"l'impiegato"! Bene.normale,no? Eh no, non tanto normale se il papà invece è operaio ed il figlio se ne è vergognato.Questo è Enzo Ragioner Biagi, che ,per punizione, fu portato dalla madre a dire ,davanti a tutti i suoi compagni, la verità.Suo padre era operaio e lui si era vergognato a dirlo.Se avete finito i fazzoletti, o le lenzuola, a seconda dei casi, Vi parlo del Ragionier Biagi Enzo.Se avrete da obiettare su quanto dirò, son pronto a fare il pubblico mea culpa per determinate possibili "omissioni" o "commissioni" scritte in questo mio blog.Per fortuna ho la possibilità di scrivere sul pc , dato che credo sia stata consumata tutta la carta per "idolatrare" la morte del "grande giornalista antifascista" Biagi. Sul fatto che fosse un grande giornalista abbiamo molti dubbi;sul fatto che fosse stato sempre antifascista ,ancora di più.Sia chiaro che ci dispiace, come per ogni altro, la dipartita di un altro essere umano.Porgiamo quindi le condoglianze alla famiglia tutta.Ma la cosa che più mi ha incuriosito è che sembra che Biagi Ragioner Enzo sia nato dopo il 1945.Nessun giornale ci ha detto che cosa facesse prima.Un documento del Minculpop (Ministero della Cultura Popolare Fascista) del 20.01.1944 estrapolato anche dal "Domenicale", ci fa sapere che il sig «Biagi rag. Enzo» (testualmente così indicato) ,si vantava di essere stato balilla, avanguardista, membro della Gioventù italiana del littorio,membro del Gruppo universitario fascista,che aveva vergato con i suoi articoli la rivista "L'assalto", che vinse i premi Prelittorali, che suo zio aveva fatto la marcia su Roma,che suo cugino fu un viceministro delle Corporazioni.Di questo si vantava il Biagi.Forse era fin troppo "modesto" per non ricordare che il Minculpop aveva inviato 70mila e 500 lire ai giornalisti del Resto del Carlino «sfollati o dissestati» da incursioni nemiche (gli Alleati) e che al Biagi Rag. Enzo furono date ben 3mila lire di allora.Che lui non mi pare abbia rifiutato.Parliamo del 1944, anno,se non erriamo, della crimonogena Repubblica Sociale Italiana di Mussolini.Biagi rimase ,fino alla tarda primavera del ’44, a svolgere critica cinematografica.Solo successivamente aderì all'ideale antifascista.Quando forse anche le pietre avevano capito che il destino per i fascisti era segnato.In un' intervista concessa a Luciano Nigro per i suoi 80 anni e pubblicata sull’edizione bolognese di Repubblica, Enzo Biagi racconta che «Giorgio Pini, cognato di un mio zio che si chiamava come me, incontrò Mussolini alla vigilia del gran consiglio che lo destituì», cioè poco prima del 24 luglio 1943. Nigro interviene: «Lei in quei giorni scelse i partigiani». Biagi risponde :«E mi trovai con gente di ogni classe…».Però la verità è che ,in virtù della parentela con il cugino Bruno Biagi – autorevole esponente fascista, deputato dal ’34, presidente della Commissione industria della Camera dei fasci e dell’Istituto nazionale fascista della previdenza sociale, poi sottosegretario alle Corporazioni – Enzo Marco ( pseudonimo di Biagi per una parte della sua vita) scriveva a 17 anni sull’"Avvenire d’Italia" e su "L’Assalto", «organo della federazione dei fasci di combattimento di Bologna»,poi su "Il Resto del Carlino", dove divenne professionista nel giugno del ’42, quotidiano non distante in alcun modo dal fascismo.Indovinate da chi era diretto il "Resto dal Carlino"? Si proprio da Giorgio Pini sin dal 16.09.1943.Biagi scrisse anche su "Primato", la rivista di Giuseppe Bottai, il ministro che firmò le leggi razziali, che Biagi «ha sempre stimato» e nei confronti del quale ha pubblicamente tributato il proprio «dovere di gratitudine» (Enzo Biagi, "Ma che tempi", Rizzoli, Milano 1998, p. 43);non solo, Bottai, per Biagi Ragioner Enzo, era una di quelle «camicie nere ma teste libere»!! (Id., "Scusate, dimenticavo, BUR", Milano 1997, p. 12). Per Biagi "L’Assalto" era il «giornale della federazione fascista, dove poi ognuno scriveva quello che voleva» (Id., "Ero partito da Bologna piangendo", in Bologna incontri, XIII, 5, maggio 1982, p. 6).Forse Biagi dimentica che questo giornale fu uno dei più acerrimi assertori delle leggi razziali.Ricordiamo che questo quotidiano arrivò a chiedere un’«opera di purificazione indispensabile specialmente nelle maggiori città dell’Italia settentrionale e centrale (Roma, dove ci sono ancora troppi ebrei, compresa)» (23 agosto 1941). Biagi Ragionier Enzo, pur sapendo e leggendo tutto ciò , continuava indefesso ad occuparsi di critica cinematografica arrivando persino ad elogiare il film Süss, l’ebreo, film la cui visione Himmler impose alla Wehrmacht e alle SS in partenza per le campagne di sterminio in Europa Orientale.Queste le sue parole: «un cinema di propaganda. Ma una propaganda che non esclude l’arte – che è posta al servizio dell’idea».Non contento ribadiva che questo film «ricorda certe vecchie efficaci e morali produzioni imperniate sul contrasto tra il buono e il cattivo […], trascina il pubblico all’entusiasmo» e che l’«ebreo Süss è posto a indicare una mentalità, un sistema e una morale: va oltre il limite del particolare, per assumere il valore di simbolo, per esprimere le caratteristiche inconfutabili di una totalità. Poiché l’opera è umana e razionale incontra l’approvazione: e raggiunge lo scopo: molta gente apprende che cosa è l’ebraismo, e ne capisce i moventi della battaglia che lo combatte» (4 ottobre 1941). Per quanto invece le sue asserite grandi capacità come giornalista ci basta dire che Biagi Ragionier Enzo si distingueva solo per quelle poche decine di aforismi o episodi inutili con cui infarciva qualunque suo scritto.Un esempio è questo: «Una volta intervistai Heminghway e gli chiesi se era credente. 'A volte, di notte', rispose».Ecco queste tipo di inutilità riempivano gli articoli per ogni occasione (dall'11 settembre alla caduta del Governo, dall'episodio di cronaca nera allo scontro palestinesi -israeliani).E questo sarebbe un gran giornalista? Montanelli sì che era un grande (conosceva svariate lingue ed era un pozzo di scienza in ogni scibile umano).Biagi non è mai riuscito a mascherare un'accento emiliano molto (troppo) marcato e non aveva di certo un eloquio fluente e vigoroso.Pensava di risolvere tutto con quei suoi inutili aforismi o battute pseudofulminanti.Racconta Feltri che "Ti fulminava con una stoccata. Durante una riunione in Rai, non ricordo a proposito di cosa, mi permisi: per tua informazione... Non gli era andato a genio l'incipit e mi interruppe: accidentalmente mi trovo anch'io nel ramo dell'informazione, e da te non mi aspetto notizie ma idee, ammesso te ne possa venire una".Che galanteria verso un Collega vero?!? Si racconta che,vendicativo ed attaccato al danaro, trattasse male i redattori del Corriere, perchè sol gli chiedevano lumi su cosa avesse scritto in quella determinata parte dell'articolo,che lui scriveva a mano, e che quindi non riuscivano a decifrare alla perfezione.Sul fatto che fosse molto "attaccato" al danaro basti pensare che a qualche episodio.A 49 anni , era direttore del Resto del Carlino, ove aveva debuttato ventenne quale praticante.Ebbene lo cacciarono perchè troppo vicino ,si dice, ai comunisti,. "Il Resto del Carlino" aveva attaccato in qualche modo Preti, socialdemocratico, ministro delle Finanze. Questi era amico di Attilio Monti, l'editore che, per licenziarlo, gli offrì in cambio di un'uscita soft un appezzamento di terra. Enzo replica stupito: "mi prendi per idiota" ! (sic!) ?Voi penserete.Bravo Enzo!Hai tenuto duro.Eh no.Voleva i soldi, che ebbe, ed andò via.Altro che "coerenza"!!! La stessa situazione si verificò per il famoso "allontanamento dalla Rai".Enzo Biagi non fu mai allontanato né cacciato dalla Rai, come lui stesso ha sempre ammesso.Ma quale editto bulgaro?! E comunque premetto che chiunque ,sugli 80 anni, vuole rimanere aggrappato alla poltrona televisiva, ha la mia più grande disapprovazione. Troveremo sicuramente il Biagi che con malcelata ipocrisia ,in qualche suo intervento, chiede di lasciare spazio ai giovani.Ma non al suo di posto, certamente.Che poi a lui che ,pare, si lamentasse di non andare in TV, ricordiamo che ci sono circa 59 milioni e 999.900 mila italiani che in TV non ci sono mai andati e che invece devono fare un lavoro qualunque nell'oscurità e nell'anonimato.Ma Biagi a fare un lavoro comune non ci pensava proprio.Quasi che il lavoro in TV gli fosse dovuto per tutta la vita.Nel 2001 Biagi conduceva una trasmissione che si chiamava "Il Fatto" e che ,pur andando bene, in fascia pre-serale, non reggeva a "Striscia la Notizia".Il suo contratto? Due miliardi di lire per 6 minuti giornalieri!!! Il direttore di Raiuno Fabrizio del Noce e il direttore generale Agostino Saccà congiuntamente proposero e trovarono infine un accordo con Biagi che avrebbe portato Biagi a curare un programma biennale di dieci speciali in prima serata e altre venti puntate storiche in seconda serata; aggiungetegli un altro miliardo ai due che Biagi già percepiva annualmente! Che non fanno mai male.Biagi stesso in una conferenza stampa l’11 aprile 2002 affermò di esser contento.Quindi Biagi in questa data è d'accordo nel non fare più "Il Fatto" ,se non sino alla scadenza contrattuale del 31 maggio. Il famoso editto bulgaro fu il 18 aprile 2001 quando Silvio Berlusconi disse testualmente che «Santoro, Biagi e Luttazzi hanno fatto un uso della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, criminoso; credo sia un preciso dovere della nuova dirigenza Rai di non permettere più che questo avvenga».Che cosa era accaduto ? Biagi ,il 10 maggio 2001, vicino alle elezioni, aveva invitato Roberto Benigni che era arrivato a dire testualmente :«Non voglio parlare di politica, sono qui per parlare di Berlusconi. Il contratto di Berlusconi ormai è un cult, la cassetta lì l’ho registrata, l’ho messa tra Totò e Peppino e Walter Chiari e Sarchiapone».Aveva ragione Berlusconi ad infuriarsi perchè un giornalista, pagato con i nostri soldi, aveva dato indirettamente una indicazione di voto invitando un antiberlusconiano come Benigni! Quando il centrodestra tornò al Governo da principio non cambiò nulla.Enzo Biagi proseguì il suo programma sino alla prevista chiusura del 31 maggio 2002.Quindi ricapitoliamo:l’11 aprile 2002 Biagi aveva preso decisioni autonome concordemente con l’azienda: fu solamente dopo che decise di cambiare idea e rimandare indietro la bozza del contratto, dicendo : «Non sono un uomo per tutte le stagioni».Per tutte le stagioni no, ma per qualche soldino sì.Infatti a Biagi, comunque, il direttore di Rai Tre Paolo Ruffini propose di presentare "Il Fatto" sulla sua rete, e questo su preciso mandato del Consiglio di amministrazione Rai. Biagi rispose di no perchè non gli garbava quella fascia oraria.Anche economicamente per Biagi l’offerta era «differente da quella relativa a Il Fatto». Penserete:ma rifiutò con sdegno il danaro, vero? Eh no: con una transazione con la Rai ottenne una buonuscita di un milione e mezzo di euro il 3 gennaio 2003 .Indovinate chi disse queste parole all' ANSA?«Non sono stato buttato fuori, al contrario ho raggiunto di mia iniziativa un accordo pienamente soddisfacente che gratifica sotto tutti i profili, morali e materiali, i miei 41 anni dedicati alla Rai».Sì, proprio lui , Biagi Ragioner Enzo.Adesso potete riprendere i fazzoletti (se li trovate).

domenica 4 novembre 2007

Gli scheletri nell'armadio del Che Guevara violentopacifista


Indovina,indovinello.Chi ha proferito queste parole: ?"AMO L'ODIO, BISOGNA CREARE L'ODIO E L'INTOLLERANZA TRA GLI UOMINI, PERCHE' QUESTO RENDE GLI UOMINI FREDDI, SELETTIVI E LI TRASFORMA IN UNA PERFETTA MACCHINA PER UCCIDERE".No non è Hitler, nè Stalin, nè Pol Pot.Indovinate chi ha detto quest'altra frase alla moglie :"Mi sento vivo e assetato di sangue".E chi è che ,quando uccide Eutimio Guerra,suo compagno in guerra, perchè sospettato di passare informazioni al nemico, dice: «Ho risolto il problema con una pallottola calibro 32 nella tempia destra. Ora ho io le sue cose».Vi aiuto.Non ci arrivereste mai.E' nato in Argentina ed hai magari , purtroppo,una maglietta con la sua foto impressa.Si,incredibile dictu, è lui Ernesto Guevara!Si dice che in Argentina i giovani usino dire questo: «Tiengo una remera del Che y no sé por qué» («Ho una maglietta del Che, ma non so per quale motivo»)."Liberazione", il quotidiano comunista impenitente, intitolava ,nel giorno del quarantesimo anniversario della sua morte: «Evviva Che Guevara», «uno dei grandi del XX secolo».Certamente grande, ma forse grande macellaio volevano dire.Indovinate chi è uscito anche dall'oblio per celebrare il Che? Si è lui: Gianni Minà, che sembra avere sempre e solo due articoli,sempre gli stessi.Uno per Maradona, uno per Che Guevara.L'ultimo articolo del Minà si intitolava:«Guevara, l’eroe che continua a nascere».Altro estimatore di Guevara è Francesco Guccini, quello le cui canzoni sono idolatrate come "'d'autore", ma che sono sempre la stessa lagna parlata e con la erre moscia che fa tanto radical chic.Ascoltate cosa dice Andy Garcia, esule cubano : «La gente indossa la maglietta con il suo volto come un’opera di pop art. Ma non sanno nemmeno chi fosse. Sembra una rock star. E invece fece uccidere moltissime persone senza processo e senza che avessero la possibilità di difendersi». Nell "progetto Cuba Archive" alla voce “Vittime di Che Guevara in Cuba” vengono addebitate , direttamente o indirettamente ,quattordici vittime che furono eliminate dal comandante in Sierra Maestra, durante la guerriglia contro gli uomini di Fulgencio Batista, tra il 1957 e il 1958. Dal 1 al 3 gennaio del 1959, a Santa Clara, il nostro "Che" fece fucilare altre 23 persone. Quando era comandante della Cabaña, la fortezza dell’Havana adibita a prigione, fece uccidere ben 164 persone.Quando Guevara fu nominato "procuratore" (meglio boia) della prigione della Cabana uccise molte migliaia di persone ,specialmente ex compagni d'armi che si rifiutavano di obbedire e che si mantenevano, al contrario del "CHE", democratici e non violenti. "Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino - scrive Massimo Caprara, segretario personale di Togliatti in un articolo apparso su Il Timone (n. 20 luglio-agosto 2002) - fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e “pericolosi” incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l’erba con i denti; essere impiegati nudi nelle “quadrillas” di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri (di merda, ndr)”.Ed i processi come erano? Javier Arzuaga, il cappellano basco a La Cabaña testualmente dice: «C’erano circa ottocento prigionieri in uno spazio adeguato a non più di trecento persone: membri dell’esercito e della polizia di Batista, qualche giornalista, alcuni uomini d’affari e commercianti. Il Tribunale Rivoluzionario era composto da guerriglieri, mentre Che Guevara presiedeva la Corte d’Appello. Il Che non annullò mai alcuna sentenza. […] In molti casi implorai il Che di usare clemenza con alcuni prigionieri: rammento in particolare il caso di Ariel Lima, un ragazzino. Il Che non cedette mai alle mie insistenze, così come Fidel». Una voce isolata? No, se si ascolta José Vilasuso, che faceva parte del tribunale di La Cabaña: «Le direttive del Che stabilivano che dovessimo agire nel modo più risoluto, vale a dire che [gli accusati] erano tutti assassini e che il modo rivoluzionario di procedere doveva essere implacabile». Un ex comandante delle truppe di Guevara, Jaime Costa Vázquez conferma tutto: «Nel dubbio, fucilare!».Ernesto Che Guevara. nel 1956 arrivò ad uccidere un ragazzo non ancora ventenne, un guerrigliero della sua fazione, perche aveva rubato un pezzo di pane.Direttamente subito dopo la scoperta del "fattaccio" Guevara lo fece fucilare ad un palo.Nel 1960 il "pacifista", istituisce un campo di concentramento sulla penisola di Guahana, dove morirono oltre 50.000 oppositori del regime comunista istaurato.E che dire di un campo di concentramento di Capitolo nella zona di Palos che è uno speciale campo per bambini sotto i 10 anni!!! E le condizioni carcerarie? Le case di detenzione “Kilo 5,5” a Pinar del Rio sono definite “tostadoras”, ossia tostapane, per il calore devastante da sopportare.Il carcere “Tres Racios de Oriente” include celle soffocanti larghe appena un metro, alte 1,8 e lunghe 10 metri, chiamate “gavetas”. La prigione “Nueva Carceral de la Habana del Est” ospita omosessuali dichiarati o sospettati in base a semplici delazioni.Solo perchè omosessuali.Guardate il film su Reinaldo ArenasPrima che sia notte”, del 2000.Nonostante il nostro Che odiasse (o fingesse di odiare ) le proprietà e dicesse di odiare lo "sporco" denaro, abitava in una grande e lussuosa casa colonica in un quartiere residenziale a l'AVANA. Quindi per gli altri povertà forzata, mentre per lui lusso più sfrenato.E che ne direste del Che nominato ministro dell’Industria e presidente del Banco nacional de Cuba (la banca centrale)? Sarebbe assurdo ,vero? No è avvenuto anche questo.Come tutto quello che vi ho raccontato.

venerdì 2 novembre 2007

L'allenatore del Bayern Hitzfeld:"Toni, tieni a freno il tuo temperamento meridionale"


Apprendiamo dai signori tedeschi quanto sotto.Vorremmo sapere come si dovrebbero definire i loro illustri concittadini che vengono qui ubriachi a sporcare con le loro bottiglie di birra le nostre città turistiche.Vorremmo anche sapere come definire il loro giocatore un pò troppo "focoso" (meridionale?) che nel dopopartita con l'Argentina ,agli ultimi mondiali, ha sferrato un pugno ad un giocatore sudamericano tanto da dovere subire la squalifica con la prova Tv.
Dalla Gazzetta dello Sport del 02.11.2007
Tanti elogi per Toni.Ma la Bild "Vandalo"

E' sempre più Bayern targato Luca Toni dopo la doppietta in coppa di Germania.E i comlimenti all'azzurro si sprecano. "Si vede che ha un sistema radar in testa ed è sempre al posto giusto" è stato l'elogio dell'allenatore Ottmar Hitzfeld.Dodici gol in 13 partite ufficiali con il Bayern,Tra tanti elogi, però, c'è chi va a cercare il pelo nell'uovo, come la Bild, unico quotidiano uscito ieri a Monaco per la ricorrenza festiva di Ognissanti. e che è andato a vivisezionare un episodio della partita per il quale Toni si è meritato l'esagerato appellativo di "randale", letteralmente tradotto "vandalo, teppista".Tutto per avere un pò plateamente spintonato uno degli assistenti dell'arbitro , intervenuto per placare il giocatore, dopo che questi aveva avuto una reazione allontanando da sè in modo energico un avversario.Niente di grave per Hitzfeld, che ha rivolto a Toni un leggero rabbuffo "Deve un po' tenere a freno il suo temperamento meridionale".
ps:
per la mia risposta alle "uscite" di Domenech, allenatore francese, leggi qui
per la mia risposta sui fischi alla Marsigliese prima di Italia-Francia a Milano leggi qui

giovedì 1 novembre 2007

Outing di Fini:"Non sono credente"



Questa volta lo merita.Lo ammetto.Dopo averlo giustamente rappresentato per quel che mi appare http://lasteccanelcoro.blogspot.com/2007/10/una-cinica-nullit-politica-di-nome-fini.html, questa volta Gianfranco Fini merita tutto il mio apprezzamento per il coraggio e l'onestà.In una lunga intervista resa al direttore di "Panorama" Belpietro, alla domanda (l'ultima) "Lei è cattolico?" lui risponde senza indugi."Sono battezzato.Non ho il dono della fede ma ho molto rispetto per chi ce l'ha.Non penso che l'uomo sia solo muscoli e sangue e non nego una dimensione suprema, ma....E' l'effetto della spettacolarizzazione della politica. Anni fa dei fatti personali di un ministro non si parlava, ma ora nelle democrazie occidentali i leader hanno una valenza politica superiore a quella dei partiti. Così pubblico e provato si mischiano. Qualche volta in maniera esasperata".Grande Fini.Potevi seguire le orme del buonismo ricorrente nelle risposte: "E' una cosa troppo personale la tengo per me" oppure "La mia religiosità non è cosa che ritengo possa interessare al cittadino".Se poi queste frasi erano seguite da "alla gente bisogna parlare di quali sono le strategie per farli arrivare alla fine del mese, per diminuire la disoccupazione, non certo se un politico è cattolico o no" ed allora il piacereattuttismo era davvero ben interpretato.Bene Fini; adesso probabilmente i clericodestrorsi si stracceranno le vesti (in primis i fasciointegralisti del suo partito). Le varie associazioni bigottoreazionarie grideranno al tradimento per uno che si definisce di destra.Bravo Fini.Ha dimostrato di avere un'autonomia una volta per tutte.Speriamo se ne ricordi quando si tratta di contrattare con Berlusconi.