mercoledì 26 settembre 2007

Ecco perchè mando il mio "Vaffa" a Beppe Grillo.CONTROstoria di un radical chic "di lusso"


Se ci fosse la possibilità di eleggere un Re d'Italia, oggi egli sarebbe senza dubbio (e purtroppo) il Ragionier Grillo Giuseppe da Genova (in arte Beppe Grillo).Chi meglio -si dice - interpreta il dissenso, il pessimismo, l'antipatia verso la classe politica oggi? Bene ,sicuramente Grillo.Anzi, male, malissimo.Male perchè di Beppe Grillo si sa quel che lui ,o i suoi adepti, vogliono far sapere.

Beppe Grillo nasce a Genova il 21.07.1948 da una famiglia direi agiata (fabbrica di ricambi per navi) tanto che lui può permettersi di rifiutare di lavorare per la propria azienda e cercare di fare il comico.Beato lui.Solo per un fatto di curiosità e di cronaca (non c'entra alcunchè Grillo con i fatti purtroppo poi avvenuti) :da giovane ha diviso un appartamento a Genova con Donato Bilancia (che poi sarebbe diventato il famoso seriale killer):Fonte?"La Storia siamo noi di Raitre".Ovviamente tengo a precisare che al tempo Donato Bilancia non era l'attuale Donato Bilancia per come ci è stato presentato in TV.Questa è solo una "chicca" che non può mancare in una vera controstoria (ovvero con curiosità e note di colore). Sa tanto di ipocrisia parlare contro i precari e contro il precariato, quando non si è mai conosciuto il disagio economico e sociale.Essere poi figli di un imprenditore (e combattere il precariato) è il massimo della contraddittorietà.Incredibile:combattere chi (il sistema delle imprese ed i suoi introiti) ti ha permesso di non lavorare (in fabbrica, ma la tua).Chi ha avuto la Ferrari da giovane, chi possiede una Barca davvero di lusso, chi andava a prendere con la Porche la fidanzata,sorella di Vittorio Sgarbi.Fonte:Vittorio Sgarbi alla trasmissione "Confronti" condotta dal Dott. Gigi Moncalvo.Il titolo di studio di Beppe Grillo è ragioniere (come Ugo Fantozzi , il "soggetto" interpretato dal suo concittadino e grande comico Paolo Villaggio).Il Rag. Grillo ha tentato di laurearsi in giurisprudenza,senza riuscirvi.Privo di qualunque nuovo repertorio all'inizio della sua carriera dovette implorare "se no sono rovinato", Antonio Ricci di fornirgliene uno decente.Non credo che uno che viene definito un grande comico (e quindi con la naturale capacità di far ridere) avesse bisogno di farsi scrivere le battute.Altrimenti che comico è?Allora vediamo che tipo di attore è stato.Ebbene il suo film "Cercasi Gesù" al botteghino è stato un flop (fonte "La Storia siamo noi" di Raitre).Nemmeno il grande Luigi Comencini è riuscito a far diventare un attore decente il rag. Grillo.Testuali parole del suo grande amico Antonio Ricci:"Beppe (Grillo ndr) non sa recitare".E' un caso questo flop? I successivi film "Scemo di Guerra" e "Topo Galileo" non sono migliori del precedente.Il tutto condito dalla nota marca di yogurt per cui il Rag. Grillo si è persino prestato a fare degli spot.Successivamente Grillo nel 2005 decide di aprire un blog e dedicare le sue uscite sempre più alla politica (meglio all'antipolitica).Famose le sue campagne "Fazio Vattene" pubblicata su una pagina di Repubblica e "Parlamento Pulito" sull' "Herald Tribune".Si dirà Grillo ha messo i suoi miliardi a disposizione della pubblica denuncia.Eh no.Sono state due sottoscrizioni pubbliche a determinare tutto ciò.Quindi Grillo fa le pubblicità (per sè) e contro i politici con i soldi degli Italiani.Fa (sor)ridere che poi lo stesso Grillo parli (anche) contro i benefit ,i danari pubblici di cui godono i politici.Con i miliardi di lire che presumibilmente possiede, c'era la necessità di aprire una sottoscrizione pubblica?Ebbene la seconda campagna "Parlamento Pulito" vorrebbe tutti i parlamentari condannati con sentenza definitiva fuori dal Parlamento.E se qualcuno chiedesse la "comicità pulita"? Il Rag. Grillo non potrebbe più fare il comico essendo stato condannato per omicidio colposo plurimo ai danni di tre vittime.Il blog del Rag. Grillo è tra i più cliccati nel mondo.Se però si va a vedere ,dietro la parvenza di "Robin Hood del popolo" si fa largo anche la parte "lucrativa" del sito.Vi si vendono dvd, libri, di tutto di più.Gratis? No a pagamento.Della serie - i soldi non sono mai abbastanza- .Da buon ligure ,il danaro, per il Rag. Grillo è stato sempre una ragione (o regione?) di vita.Pare che invitato per una festa dell'Unità,avesse contrattato circa 35 milioni di lire di compenso.Il Fato (o forse perchè c'era Grillo?) ed un clima avverso ,determinarono la presenza di pochi spettatori.Pare che richiesto di una decurtazione del compenso, Grillo non ne volle sapere.Anche questo rientra nel suo proprio diritto,come molte delle critiche che gli ho portato, per carità, ma insomma del Robin Hood degli Italiani nemmeno l'ombra fino ad adesso.Grillo dalla parte dei più deboli? Grillo pubblicizza nei suoi spettacoli Skype? Perchè così si può telefonare gratis. Bene:sta di fatto però che un giovane di 19 anni è stato denunciato perchè aveva messo un DVD (a due ,tre euro) in vendita su Ebay con uno spettacolo di Grillo.Chi l'ha denunciato ? Un politico? Un parlamentare? Grillo ha difeso il ragazzino? No la denuncia è partita proprio dai legali di Grillo.Cosa ne è seguito dopo la denuncia?Perquisizione e denuncia per ricettazione per il ragazzino (oltre che sequestro di tutte le apparecchiature: computer, stampante, tastiera, monitor e, immaginiamo, il mouse).Fonte http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1305808 Ovvio suo diritto denunciarlo, ma non ci venga a parlare di essere vicino ai cittadino.Si dà il caso che non sia estraneo al Rag. Grillo anche il ricorso al cd "cosiddetto condono tombale",ovvero una e propria sanatoria fiscale.Fonte http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=43702.Per carità, Sig. Grillo per me la Sua ipocrisia è inaccettabile.Recentemente ha fatto scalpore il Suo V-Day organizzato per aizzare gli italiani (quelli che lo seguono per carità) contro i politici.Eh si, la differenza tra Grillo ed i politici è che Grillo vaffanculizza tutti senza il minimo dibattito.Facile parlare contro tutti, senza gli intelocutori.Vi chiederete come mai Grillo non si espone in prima persona in un pubblico dibattito o in TV (come pare gli sia stato chiesto per le trasmissioni "Anno Zero" e "Confronti").E' come se Fini parlasse sempre solo a quelli di AN o se Fassino a quelli del DS. Semplicemente perchè non ama essere contraddetto.Ecco perchè mando il mio personale "vaffa" a Beppe Grillo.Dato che solo lui si può permettere di farlo (vedi V-day di Bologna), mi attendo la sua querela (anche perchè ci verrà a dire che così potrà avere forse il danaro per arrivare alla fine del mese...)

3 commenti:

geronimo ha detto...

COME VOLEVASI DIMOSTRARE... ECCO GRILLO IN POLITICA
(ANSA) - TRENTO, 12 OTT - Saranno Massimo D'Alema e il mondo dell'informazione i protagonisti dei prossimi "V-Day", rispettivamente a Strasburgo e in Italia.L'ha annunciato Beppe Grillo a Trento dove ha affrontato temi e argomenti legati alla politica.Sulla nascita di liste civiche per le elezioni comunali, ha indicato 3 requisiti per i candidati: essere incensurati, non avere tessere di partito e risiedere nel comune dove si candida. I curriculum saranno inseriti in un blog per essere controllati dai cittadini.

PS
ma la politica non era un brutto mondo?
e adesso con chi farà alleanze ?



Paolo Rossi: «Grillo? Un buffone che ha saltatolo steccato. Non sono mai stato comunista»


ROMA (11 ottobre) - Beppe Grillo? Un buffone che ha saltato lo steccato. La definizione è dell'autore e attore comico Paolo Rossi. A chi gli chiede se anche lui voglia rivolgersi alla piazza come il "collega" genovese, Rossi risponde: «Grazie no, mi tengo fuori dal mucchio. La prima regola di chi fa satira politica è quella di non frequentare i luoghi del potere. È bene che il buffone resti separato dal re». È Grillo il buffone? «In senso classico, naturalmente - risponde Rossi intervistato da L'Espresso nel numero in edicola da venerdì -. Grillo ha scavalcato lo steccato ed è diventato un predicatore. È una grossa perdita». Però Grillo ora è l'uomo più popolare d'Italia: «Appunto - replica il comico -. Quando metteva a fuoco i costumi e i difetti degli italiani, lo faceva con tante modulazioni diverse ed era grande. Basterebbe ricordare "Te la do io l'America". Oggi è un predicatore e ha un tono solo, è monocromo. E poi, che bisogno c'è di urlare? La comicità non ne ha bisogno, è di per sè violenza», aggiunge Rossi.Mai stato comunista. Rossi nell'intervista afferma poi di non essere «mai stato comunista» e ricorda anche il passato nella brigata Mussolini del padre. All'intervistatore che gli fa notare come tutti pensino invece che sia comunista, il comico risponde: «Forse perché sono stato anarchico da ragazzo. Devo la mia educazione politica a Remo, un anarchico ferrarese di quelli veri. Aveva fatto la guerra di Spagna e seppe riprendermi anche da una sbandata comunista». «Dopo essermi trasferito a Milano negli anni Settanta, un giorno torno a Ferrara e gli dico: "Remo, non sono più anarchico, sto con i comunisti che sono più organizzati". Lui mi risponde tranquillo: "Mah, tra 20 anni il partito comunista non ci sarà più e gli anarchici si". Aveva ragione, e nel 1992 incontrandomi mi sorrise sornione: "Hai visto?"». E' stato un problema avere un padre repubblichino per un ragazzo degli anni settanta? «Non per me. Trieste e i giuliani mi hanno allenato alle diversità molto prima che la politica sdoganasse gli ex ragazzi di Salò. Mio padre, che ora ha 92 anni, ha scritto un libro nel 2001 che si intitola "Prigioniero di Tito". Racconta la sua deportazione e il caos di quegli anni, con i buoni e i cattivi equamente distribuiti».Voglio aggiungere che mi sento in debito con il Movimento sociale, afferma ancora Rossi e subito spiega: «Io sono nato perché i miei si sono conosciuti in una sezione di quel partito. Si sono poi amati tutta la vita. Ora lei è morta da tre anni, ma ogni tanto a metà pomeriggio mi trovo a pensare: "Non ho chiamato mia madre!". E ne resto sempre atterrito».I maestri. Quest'estate Rossi ha riempito le arene con "Il giocatore" di Dostoevskij e con uno show satirico. «Da Fo ho preso l'affabulazione, da Gaber il rigore, da Jannacci la follia, da Strehler la teatralità», spiega il comico. «Mi piacerebbe dire che mi sdoppio solo perché mi piace. Ma la verità è che uno spettacolo finanziava l'altro, visto che non ho l'onore di sovvenzioni statali», aggiunge. Poi, alla domanda su chi gliele abbia negate, risponde così: «Vari ministri della Cultura. L'ultima lettera mi è arrivata due mesi fa: "La commissione all'unanimità non le ha riconosciuto qualità artistiche". Quindi Ronconi che ha voluto il mio Dostoevskij al Piccolo e il Mittelfest sono incompetenti. Vorrei che qualcuno del governo me lo spiegasse».Al teatro Rossi riconosce inoltre il merito di averlo «salvato». Da cosa? «È inutile negare che ho conosciuto la droga. Nell'ambiente ne girava parecchia. Ma siccome mi toglieva dal teatro, ho fatto vincere quest'ultimo. Però non si è mai fuori rischio -afferma -. Conosce la caduta del vicolo? C'è un momento dopo lo spettacolo che porta verso una caduta libera. Si chiudono i camerini, scende il silenzio. Le uscite degli attori danno di solito su vicoli bui, stretti e deserti. È lì che si annida il pericolo. Ti senti vuoto, cerchi un appagamento come quello del palcoscenico. Devi tener duro ogni sera, ieri come oggi. Poi per fortuna, un po' dello spettacolo continua nella cena con gli attori. Il vuoto si tampona, e puoi andare a dormire».


Luttazzi attacca: "Non metto in discussione che Grillo possa fare quello che fa, però l'ambiguità è lesiva, sia sul versante politico sia sul versante artistico-satirico. I suoi sono spettacoli o sono comizi?"

Roma, 14 settembre 2007 - "La satira non organizza, esprime opinioni personali. Grillo ha un progetto e una struttura e quando hai le due cose hai un partito. Allora devi sciogliere l'ambiguità. E' sbagliato dire 'se volessi porterei a Roma tre milioni di persone'. Diventa demoagogia, populismo".

Così Daniele Luttazzi, in una intervista al Manifesto, interviene sul caso sollevato dal V-Day, organizzato dal comico genovese Beppe Grillo. "Non metto in discussione che Grillo possa fare quello che fa, però l'ambiguità è lesiva, sia sul versante politico sia sul versante artistico-satirico - continua l'autore di Barracuda - I suoi sono spettacoli o sono comizi? Io sono d'accordo sulla manifestazione del 20 ottobre, nel mio monologo parlo di un sacco di cose che poi sono emerse in piazza a Bologna. Poi però non organizzo le persone dicendo loro: seguitemi questa è la via. La satira esprime dubbi".
Qual'è il punto di svolta di Grillo? "Il punto di svolta è nel fingere che non ci sia ambiguità - spiega Luttazzi - tra fare monologhi satirici e organizzare un movimento politico come leader. E sono evidenti i passi falsi compiuti da Grillo e dai suoi seguaci".

AvvocatoDelDiavolo ha detto...

contro-grillo sempre

Anonimo ha detto...

revija denar [url=http://www.avtomobilii.info]avto rabljena vozila[/url]