lunedì 17 settembre 2007

Marco Pannella, il "violento", ormai fa notizia solo quando si nutre....ecco perchè sono contro la moratoria sulla pena di morte.


Da ieri Pannella ha ripreso il suo sciopero della fame (questa volta a supporto della moratoria sulla pena di morte).Lo so che non è una notizia come invece lo sarebbe stata se si fosse nutrito.Pannella passa per essere il campione della non violenza.Per lui la violenza è solo quella fisica, non quella psichica (di cui lui semba davvero un esponente di primo livello).Mi spiego: come me la chiamate, se non violenza (psichica), chi forza le menti ed i comportamenti altrui sulla base della minaccia di non nutrirsi e quindi di perire?.Come la chiamate altrimenti la violenza psichica di chi minaccia sostanzialmente quasi di imputare a qualcun altro il motivo della propria morte? Ma su cosa si appunta questa volta la protesta? Pannella minaccia la Politica di non nutrirsi e quindi di autosopprimersi se non sarà dato seguito alla sua richiesta tesa a presentare la moratoria sulla pena di morte all'ONU.Come se questo fosse il problema principe dell'umanità.La pena di morte era presente in Costituzione italiana e nel codice penale fino al 1994.Si dirà:"ma è una barbarie, degna di paesi incivili".Ok ammesso e non concesso tutto ciò, allora l'Italia fino al 1994 era un Paese incivile?Come mai in riferimento alla Cina si grida alla dittatura (anche) perchè in Cina c'è la pena di morte , ed invece gli Usa (che pure la sostengono e promuovono) sono la più grande Democrazia del mondo? Come mai verso la Cina si vorrebbe praticare l'embargo, ed invece verso gli USA c'è il massimo del vassallaggio? Ognuno deve potersi dotar degli strumenti punitivi che ritiene più opportuni, senza che Pannella pensi di potersi arrogare il Diritto di obbligare gli altri, con la violenza psichica, a cambiare idea e regime.La pena di morte non è assai più bestiale che privare della Libertà un soggetto anche per tutta la vita.In quest'ultimo caso in Italia non si muore egualmente in carcere (anche se non con la sedia elettrica o con la iniezione letale)? Non è una pena di morte privare della Libertà qualcuno per 1 giorno o per tutta la vita? Io credo che l'importante sia che qualunque punzione comminata sia giustificata dalla scoperta della colpevolezza.E' meno incivile un condannato a morte colpevole negli USA o in Cina, che un innocente che ha fatto anche 1 giorno di carcere.Io personalmente sono a favore della pena di morte in casi di flagranza di reato.E non c'è alcun Pannella che si possa arrogare il Diritto di farmi cambiare idea (nè mangiando, nè tanto meno digiunando).Così come non condivido un mio Amico che in modo assolutamente politically incorretc soleva dire " Io sono a favore della pena di morte specie per chi è contro la pena di morte"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sii piu sereno e pensa meno alla morte.

Anonimo ha detto...

Pannella sbagliò in quel caso, lo sciopero della fame non andava fatto. Lo sciopero della fame, che in casa radicale non deve mai mettere in pericolo la vita di qualcuno (cosa che si sa poco), andrebbe fatto solo per chiedere allo stato o ad una istituzione di rispettare le leggi che l'istituzione stessa ha emanato. Non è dunque un ricatto del tipo: o fai come dico io o mi lascio morire. Ma è piuttosto un grido disperato del tipo: fai quello che tu stesso dici di voler fare nelle tue leggi, rispetta il tuo diritto da te emanato. Evidentemente questa prassi politica è stata più volte buttata nel cestino da Pannella stesso, finendo per ridicolizzarla. I motivi sono molti e nella gran parte imputabili a lui stesso; tuttavia io rimango convinto che lo sciopero della fame per far rispettare lo stato di diritto, che non mette in pericolo di morte chi lo fa, sia sacrosanto.