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Con l'arrivo nelle librerie da mesi del libro "La Casta" ,sui presunti costi della politica ,scritto da due giornalisti (sig. Stella Gian Antonio e sig. Rizzo Sergio) si ripropone con forza la solita solfa demagogica contro i presunti "privilegi" dei parlamentari.Trattasi ,diciamolo senza dubbio e senza timore di essere smentiti (se non dagli ipocriti di turno), della tipica invidia verso chi è Politico o peggio (meglio) Parlamentare.
Destra e Sinistra, Uomini,Donne (Gay,Lesbiche,Transessuali e Travestiti), Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud, Isole:tutti d'accordo sul fatto che i parlamentari avrebbero troppi privilegi.Quelli che loro chiamano privilegi, io li chiamo diritti.Sintetizzo i principali punti dei nostalgici dello scontro di classi (in questo caso, di Caste).
1) chi fa il parlamentare non sa di solito fare alcun mestiere
2) diventare parlamentare è semplice, che ci vuole? basta avere una qualche clientela.Che ci vuole a svolgere l'attività di parlamentare?
3) non fanno nulla dalla mattina alla sera in parlamento
4) Ma è giusto che abbiano tutti quei privilegi (dettagliatamente citati nel libro superdemagogico "La Casta")?
Rispondo asssai rapidamente ad ognuna di queste (cadùche) obiezioni.
1) Non si hanno dati certi per sapere quanti siano i politici di professione, o quanti, stanchi della routine (piccolo-grande) borghese, desiderano entrare in politica anche in età avanzata.Sicuramente io diffido di chi non è politico di professione.Preferisco chi è in politica da tempo (per questo aborro la richiesta di ringiovanire la classe politica).Basta vedere i disastrosi risultati (ancora peggiori di quelli della prima repubblica), conseguiti dalla nuova classe politica del dopo Tangentopoli.In più i politici di professione mi garantiscono di occuparsi solo di Politica senza dovere badare ad altri lavori o professioni (con indubitabili conflitti di interesse).I peggiori politici sono stati i non professionisti della Politica.Quindi bisognerebbe impedire ,se non in particolari casi, che diventi Parlamentare della Nazione chi faceva un altro lavoro o professione prima.Fare l'Ingegnere, l'Avvocato,l'impiegato,il Medico l'operaio,il professore non è lo stesso che fare il Parlamentare.Sono lavori assai più semplici perchè ripetivi.Prendete uno di questi soggetti e fatelo parlare in TV o fategli fare un intervento al Parlamento sulle più disparate materie.Fare il politico non è come lavorare in banca , ripetere la stessa solfa alle lezioni universitarie sempre e solo nella propria materia, fare atti di citazione a giudizio a ripetizione, o dare le stesse medicine per le stesse malattie.
2) Se il parlamento è il Paese dei balocchi come dite (e lo è meritatamente) , perchè non tentate voi di diventare parlamentari? Non attendo altro poi che vederVi in una intervista, o in parlamento quando Vi tocca parlare in pubblico.Tutti dileggiano i Parlamentari ed affini, ma gli stessi alla fine vorrebbero esserlo (perchè sarebbe da ipocriti ed innaturale dire che sono dei privilegiati, e poi non ambire a quello status).Se poi pochi vi ambiscono (e pochissimi riescono ad entrare nella Politica che conta) è semplicemente perchè non son ca-pa-ci.Da lì nasce la frustrazione e l'odio (comprensibile ,ma non accetabile) verso i Politici.L'arte più difficile è quella della persuasione.Ed allora chi ha una clientela è più capace degli altri a persuadere tanta gente.E' un grosso merito che porta a volte (ma non sempre) alla poltrona di Parlamentare.E' un merito o no la capacità di persuasione, l'avere un seguito? Lode e merito a chi lo ha.
3) Questa è un'altra delle falsità e delle calunnie che girano sui Parlamentari.Sanno i signori borghesi che i Parlamentari hanno sedute in Parlamento o in "Commissioni parlamentari permanenti" addirittura fino a tarda notte? Non possono mica "smontare" alle 17.00, alle 18.00 dal lavoro come ogni lavoratore, perchè hanno delle incombenze (es. approvare una legge entro un determinato termine) cui non possono derogare.Non hanno orari ,nè giorni "sicuri" liberi".La Camera, un Consiglio dei Ministri può essere convocato senza preavviso per urgenze della Nazione.Nessuno di loro potrà dire "ma stasera c'è la partita" o "esco a cena con mia moglie".Non ci sono orari,nè giorni liberi.
4) I privilegi sarebbero guadagnare meno che 20.000 euro al mese? Potersi muovere sul terrtorio nazionale gratis? Pagare pochissimo i pranzi al Parlamento? etc...?Circa 1.000 Italiani su circa 30, 40 milioni diventano parlamentari della Repubblica ogni 5 anni.E' forse il "concorso" più difficile che esista per il numero di potenziali soggetti che ambiscono a quel ruolo.Per questo, specie chi ha passato anni ed anni a svolgere servizi in un Partito, ha diritto,secondo me, a questi e maggiori privilegi.Tanta fatica deve essere retribuita adeguatamente e quei privilegi delineati nel libro superdemagogico "La Casta" sono anche pochi se solo si pensa che un semplice manager sconosciuto gode quasi di eguali benefit.In primis bisognerebbe aumentare lo stipendio dei parlamentari ,sia per adeguarlo allo sforzo compiuto per arrivare a quello status, sia per evitare che siano soggetto-oggetto di corruzione.Un Parlamentare che si vede retribuito adeguatamente dai proprio rappresentati, è meno portato a farsi corrompere.Se poi vi saranno i soliti invidiosi di turno, ce ne faremo una ragione.Di invidiosi è pieno il mondo (specie l'Italia).