Una domanda mi è venuta spontanea ascoltando il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Napolitano. Ma a che servono quei discorsi intrisi di ovvietà e buonismo? Leggiamone alcune parti "il problema sta nel come valorizzare e incoraggiare dovunque nel paese questo dinamismo, nel come trasmettere questi impulsi all’intero sistema Italia, puntando sull’innovazione e sul merito, privilegiando fortemente l’istruzione, così da giungere via via a un più alto tasso di crescita, a una crescita più sostenuta e generale, in cui sia pienamente coinvolto il Mezzogiorno. Se questo è il problema, con esso deve misurarsi la politica – governo e istituzioni rappresentative ad ogni livello – ma debbono misurarsi nello stesso tempo tutte le forze sociali e culturali. Non c’è da abbandonarsi alla sfiducia, ma da proporre, decidere, operare" . Ma vah! mi sembra il comico Catalano di "Quelli della Notte" che diceva "meglio essere ricco e bello, che povero e brutto". Ma ancora :"Posso solo dire che per consolidare e generalizzare tutti i fenomeni e fermenti positivi che ho richiamato, per mettere a frutto le potenzialità su cui l’Italia può contare, è comunque indispensabile che si adottino alcune riforme in campo istituzionale e che si crei un nuovo, più costruttivo clima politico, fondato su una effettiva legittimazione reciproca". E pensare che io ho sempre creduto che con i casini in politica, e gli scontri feroci la Nazione ne avrebbe beneficiato. Davvero illuminante il Presidente. Ma non è finita: "dare prove di consapevolezza dell’interesse generale, contribuendo, ad esempio, alla salvaguardia dell’ambiente, alla tutela del territorio e del paesaggio, insidiati da nuove spinte speculative. L’interesse generale esige rispetto reciproco tra le istituzioni, ancora una volta, e più che mai, rispetto ed equilibrio tra politica e magistratura, fiducia in tutte le istituzioni di garanzia". Sapete che quasi quasi mi ha convinto? Io ho sempre pensato che era meglio ,tra le altre cose, privilegiare l'interesse personale e distruggere il territorio ed il paesaggio! Voi penserete che la figura del Presidente della Repubblica italiana , per come è concepita, sia la più inutile nell'universo.Eh no. C'è chi la supera. Trattasi di Ratzinger Joseph. Le sue tipiche perle sono "Ci vogliono pace e giustizia", "Dobbiamo fare qualcosa per la fame nel mondo", "Si evitino le morti sul lavoro". L'ultima chicca è di oggi " La difesa della famiglia è il primo impegno per la pace". Ancora mi attendo l'ultima ovvietà da ambedue le figure istituzionali citate ."Ma noi a cosa serviamo"?". Sarebbe il primo caso in cui riterrei utili le ovvietà.
martedì 1 gennaio 2008
Gli interventi del Pres. della Repubblica e del Papa:il trionfo del buonismo e dell'ovvietà.
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1 commento:
comunque il comico è Massimo catalano
:-)
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