giovedì 26 agosto 2010

I TRE LAVORATORI DI MELFI VOGLIONO PER FORZA LAVORARE? ALLORA FACCIANO VOLONTARIATO PER DISABILI,ANZIANI E ROM

Sapete tutti cosa è successo. I tre operai della Fiat reintegrati dal giudice del lavoro sono entrati nello stabilimento Fiat di Melfi ma non hanno potuto svolgere attività lavorativa. A Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli è stato impedito l’accesso alle postazioni nella catena di montaggio, ma due di loro, delegati Fiom, potranno continuare a svolgere attività sindacale all'interno della fabbrica. Hanno fatto appello a Napolitano (peraltro subito accontentati...se Napolitano si ricordasse anche di bacchettare Berlusconi sarebbe anche meglio).Hanno rilasciato interviste a dismisura (con una capacità dialettica strana per degli operai.Ma fanno di solito gli operai oppure il loro lavoro è di solito parlare?).Vogliono per forza lavorare.A parte che i soldi glieli danno e secondo me moralmente io che ti dò io soldi posso decidere di avvalermi o no del tuo lavoro...Ma comunque dicevo...dato che hanno tanta voglia di lavorare...il tempo a disposizione che la Fiat gli lascia possono impiegarlo in attività di volontariato:aiutare gli zingari nel quartieri dei rom, i vecchi melfitani a pulire i boschi per la raccolta delle castagne di Melfi etc.etc. Così ci potremo levare il dubbio che volentieri i tre si siano fatti strumentalizzare per creare casino e odio verso la Fiat.Oppure è meglio fare i fighi rilasciando interviste?

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