venerdì 6 febbraio 2009

Il "poltronista" Pannella senza dignità.Quasi in ginocchio dal PD per avere un posticino in parlamento (peggio che il più poltronista nell'UDEUR)

Come al solito i radicali e Pannella si confermano poltronisti.Parlano contro il finanziamento dei partiti, e l'hanno preteso dal PD.Parlano di "partitocrazia" e si svendono anche il culo magari per un posticino in parlamento.Emma "Bottino" cerca di aiutare Marco a trovare una "cadrega".Come mai i radicali nauseati per la faccenda Villari, sono ancora nella nuova Commissione Vigilanza RAI? Adesso Pannella quasi piange per un posto alle europee.Meglio quelli dell'UDEUR.Meno ipocriti.
Da Corriere della Sera
Pannella s'infuria: Walter non mantiene la parola.
Il leader radicale: il Pd aveva promesso di candidarmi alle Europee, nessuno si è fatto sentire
ROMA — Il Pd, ogni giorno (o quasi) ha la sua pena. Oggi è questa (e giudicate voi se è piccola o grande). Allora: sentite cosa detta Emma Bonino, grandiosa esponente del Partito radicale nonché vice-presidente del Senato, all'Adnkronos. «Quando, giusto un anno fa, esclusero Marco Pannella dalle liste del Pd per le elezioni politiche, Goffredo Bettini, in uno degli incontri avuti con noi, disse testualmente: "Pannella è più adeguato per le Europee, in quell'occasione lo eleggeremo con 200mila preferenze". Dopodiché, però, non abbiamo più sentito niente e perciò...». Goffredo Bettini, se le fonti in nostro possesso raccontano il vero, pronunciò quella frase nel salotto di casa sua il pomeriggio del 17 febbraio 2008, davanti ai due emissari che Pannella aveva spedito a trattare per suo conto: Marco Cappato (che dietro il faccino angelico è uno tosto assai) e Maurizio Turco. Bisogna aggiungere che Bettini aveva una certa urgenza di chiudere l'accordo elettorale.
Marco Pannella (Omega)Un po' per ragioni strettamente burocratiche, un po' perché la faccenda si stava sfilacciando e per noi, che facciamo i giornali, s'era tramutata in una sfiziosa telenovela da raccontare ora dopo ora. Marco Pannella, quei giorni, li ricorda perfettamente. Ma, raggiunto al telefono, nei dintorni di Strasburgo, la prende alla larga, e all'inizio nicchia - «Ah, sì, certo... ho sentito anch'io ciò che ha detto Emma... e allora?» - poi però il leone della politica italiana dai capelli bianchi e la voce sempre più profonda e autorevole smette di essere sorpreso, e risponde a tono. Colpo su colpo. Pannella, andiamo con ordine. La promessa di essere candidato alle prossime elezioni europee gliela fecero, sì o no? «Sì. O meglio: non a me direttamente, ma ad alcuni miei esponenti». La Bonino dice che però, da allora, sull'argomento, non si son fatti più sentire. «Ed è vero, verissimo. Ma sa, non è che poi io mi meravigli troppo...». E perché? «Perché quelli del Pd sono del tutto incapaci di mantenere anche il più piccolo impegno... perciò si figuri quanto può contare la loro parola...». Sono affermazioni pesanti, Pannella. «È la mesta, tragica verità. Non è un partito, quello, in grado di mantenere ciò che promette». E se la promessa l'avesse fatta Walter Veltroni in persona? «Peggio... Assolutamente peggio... Veltroni è il primo che non riesce a mantenere la parola che dà... Per carità, guardi, lo spieghi chiaramente ai lettori del Corriere: io, da Veltroni e dai suoi compari di ventura, non m'aspetto proprio niente».
............A questo punto, è ovviamente interessante ascoltare la voce di Goffredo Bettini, gran cerimoniere di buona parte dei retroscena che riguardano il partito democratico. E lui è sintetico: «Io ho grande stima personale e politica per Marco Pannella...». Sì, va bene: e detto questo? «Mi sembra prematuro, per ora, affrontare il tema delle liste europee. Voglio dire: non ne abbiamo minimamente discusso neppure nel Partito democratico...». Fabrizio Roncone03 febbraio 2009
sui politicanti radicali ancora si veda

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Perche non:)