venerdì 28 novembre 2008

Nooooooo anche Soru no.....almeno lui ....

Ho sempre avuto una stima incredibile per Renato Soru (come per tutti i sardi,silenziosi, corretti etc). Avevo letto che si era dimesso.Bene,molto bene....uno diverso LUI.Ed invece non solo il solito balletto delle dimissioni ritirate ma addirittura si ricandida per un altra tornata come Presidente.Anche Tu Soru...

La crisi in Sardegna Senza il ritiro delle dimissioni voto anticipato a febbraio: oggi vertice del Pdl sul candidato
Veltroni chiama Soru: resta al tuo posto
Dal leader pd fiducia al governatore. Migliavacca in missione per ricomporre la frattura Nel centrosinistra molti appelli a ripensare la decisione, anche dai 24 consiglieri che hanno votato contro il presidente
CAGLIARI - La partita si gioca tutta nel Pd: c' è spazio per un accordo fra Renato Soru e la metà del partito che gli è contro oppure si va al voto anticipato a febbraio? Dopo le dimissioni del governatore, il tempo della mediazione sembra ancora lontano: arriva in Sardegna Maurizio Migliavacca, del coordinamento nazionale. Veltroni si è schierato apertamente con Soru e in una lunga telefonata lo ha incoraggiato: «Devi andare avanti». Migliavacca è vicino a Piero Fassino e proprio gli l' area del Pd che ha contestato di più «l' uomo solo al comando». Ma è anche responsabile delle campagne elettorali e dunque arriva per fiutare l' aria e riferire sulle possibilità di Soru di affrontare a febbraio il centrodestra - dato nettamente avanti nei sondaggi - con qualche probabilità di successo. E per verificare se in caso di rottura i dissidenti si spingeranno fino a una clamorosa scissione: «Attendiamo da Veltroni - hanno fatto sapere - non soltanto parole ma veri passi di ricucitura». Tutti invitano Soru a ritirare le dimissioni, ma con accenti e significati diversi. Enrico Letta, i Verdi, Rifondazione, persino il Wwf. E addirittura, nel centro sinistra, i 24 che gli hanno votato contro: «Le dimissioni sono esagerate, ingiustificate e dannose per la Sardegna. Speriamo - ha affermato il loro portavoce Silvio Lai - che ritorni indietro. La fiducia non è un atto di fede ma va ogni giorno costruita su provvedimenti concreti». Con replica del segretario regionale Francesca Barracciu (area Soru/Soro): «Chi ha rotto la maggioranza si è assunto una grave responsabilità; il tempo per ricompattare c' è. Speriamo che rinsaviscano...». Intanto si misura il tempo dei passaggi che la legge prevede dopo le dimissioni: la nomina di un vicepresidente, i 30 giorni per la conferma o il ritiro delle dimissioni, un dibattito in consiglio regionale, con un voto di fiducia o la conferma della sfiducia: in quest' ultimo caso si andrà alle urne entro 60 giorni. Soru ha già deciso: «Comunque vada, io mi ripresenterò», quasi a confermare che con le dimissioni abbia voluto cogliere due obiettivi: evitare le primarie del centro sinistra e prendere in contropiede il centro destra, anch' esso diviso, e ancora senza un suo candidato. E infatti oggi i vertici locali del Pdl sono convocati d' urgenza a Roma. Alberto Pinna
Pinna Alberto
Pagina 15(27 novembre 2008) - Corriere della Sera

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